<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Roana

Lastra di ghiaccio
si stacca da aereo
e cade sulla casa

I pezzi della lastra di ghiaccio caduti sul tetto a Roana.  FOTO RIGONI
I pezzi della lastra di ghiaccio caduti sul tetto a Roana. FOTO RIGONI
I pezzi della lastra di ghiaccio caduti sul tetto a Roana.  FOTO RIGONI
I pezzi della lastra di ghiaccio caduti sul tetto a Roana. FOTO RIGONI

Un boato che ha fatto sobbalzare la famiglia Valente di Camporovere. Un colpo secco, violentissimo che verso le 18 di venerdì sera ha portato il capofamiglia Dario ad uscire nel buio e a trovare la causa di quel botto tremendo che partiva dal tetto

Solo dopo aver perlustrato quel fazzoletto di Camporovere dove vive, parlato con i vicini e assicuratosi del buon funzionamento degli impianti di casa, ha trovato lì a terra la causa. Una grossa e spessa lastra di ghiaccio.

«Subito ho pensato che il rumore fosse dovuto alla caldaia – spiega Valente – Poi ho pensato fosse dovuto a qualche lavoro nelle stalle. Ma nessuno, pur avendo sentito il botto, sapeva spiegarmelo. Fino a quando mi sono trovato davanti la lastra di ghiaccio che aveva colpito il tetto e poi scivolato a terra».

Solo che in questo giorni le temperature non permettono la formazione di ghiaccio e tanto meno ci sono state nevicate o precipitazioni piovose che potevano spiegare l'ammasso ghiacciato a terra. Una lastra spessa 5 cm e grande circa un metro quadrato che se fosse caduto in testa a qualcuno o addosso a qualche auto avrebbe certamente provocato danni. Sul tetto della casa invece si vede solo un segno dove è avvenuto l'impatto.

«L'unica spiegazione è che si sia staccata da un aereo in volo sopra l'Altopiano – prosegue Valente –. Tanto che se si guarda bene la lastra ghiacciata si vede che un lato è sagomato, liscio, con la curvatura simile alla forma propria di un aereo». Lo spazio aereo sopra l'Altopiano in effetti è costituito da vari corridoi per il volo commerciale e militare. Tanto che ci sono mediamente in un giorno 400 aerei che volano sopra l'Altopiano; la maggior parte con destinazione l'aeroporto Marco Polo di Venezia ma anche l'aeroporto di Bologna e di Rimini.

«Il distacco di ghiaccio da un aereo è possibile anche se ipotesi remota – spiega Gianpaolo Rigoni, colonnello dell'aeronautica a riposo –. Gli aerei hanno dispositivi appositi per evitare la formazione di ghiaccio sulle ali; però in fase di atterraggio può capitare che ghiaccio si stacchi quando si azionano i portelloni del carrello».

«Il fenomeno succede soprattutto in con la presenza di correnti freddi a bassa quota – prosegue Rigoni –. Però solitamente si tratta di avvenimenti su voli a lunga tratta e che sorvolano zone particolarmente fredde. Però, se si esclude lo scherzo o altri fenomeni più surreali, l'ipotesi aereo può reggere».

Tra i principali indiziati un volo in arrivo a Venezia da Parigi delle 17.50 oppure uno atterrato in laguna preveniente da Francoforte cinque minuti dopo. Certo è che quella lastra ghiacciata poteva far davvero male. «Subito ho preso spavento - racconta ancora Dario Valente - chi poteva pensare che da un aereo potesse scagliarsi una specie di bomba proprio sopra casa mia?».

Gerardo Rigoni

Suggerimenti