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La tragedia di Tezze

Addio a Tommaso, i funerali al palasport di Bassano per accogliere tutti gli amici

L'ultimo saluto a Tommi, morto a 17 anni per una meningite, al Cmp Arena di Bassano lunedì 6 marzo alle 15. Domenica la veglia a Tezze.

Addio a Tommaso Fabris i funerali lunedì 6 marzo al palazzetto di Bassano per contenere l'abbraccio dei familiari, dei tanti amici, compagni di scuola e di squadra del basket. Intanto, domenica sera 5 marzo, alle 19, nella chiesa della frazione di Stroppari di Tezze, dove vive la famiglia del ragazzo morto lo scorso martedì per una meningite fulminante, è stata organizzata la veglia funebre. Il Cmp Arena è stato messo a disposizione dall'amministrazione comunale bassanese

Un minuto di silenzio sui campi da basket

In questi giorni sui campi da basket, sport praticato da Tommaso, si è osservato un minuto di silenzio proprio in ricordo del giovane. E ieri mattina, all'istituto Da Ponte di Bassano, dove il 17enne era iscritto, studenti e professori si sono uniti in un toccante momento di raccoglimento. Il liceo, inoltre, sta meditando il modo per rendere omaggio al giovane e ricordarne la memoria. 

L'improvvisa morte di Fabris per una infezione da meningococco, ha profondamente scosso tutto il territorio Bassanese ma anche quello del Trevigiano, dove il ragazzo praticava l'attività sportiva anche in una società di basket di Riese Pio X.

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L'autopsia

È stata eseguita ieri l'autopsia sul giovane morto lo scorso martedì, a 17 anni, per una meningite fulminante. L'esame autoptico è iniziato verso le 14.30, ed è terminato poco dopo le 17. Poi dal medico legale, che pare non debba eseguire altri approfondimenti, dovrebbe essere stata inviata alla procura la conferma della conclusione degli accertamenti, richiesti dal pubblico ministero Paolo Fietta quale atto dovuto, e fare per piena e doverosa chiarezza sulle cause del decesso del giovane di Tezze.

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La donazione

I genitori, nel momento del grande dolore della perdita, quando martedì è stata diagnosticata la morte cerebrale di Tommaso con l'avvio della procedura di osservazione, hanno dato il consenso per la donazione degli organi, un gesto di immensa generosità che ha permesso di salvare sei vite, grazie all'espianto di cuore, polmoni, reni e fegato. 

Francesca Cavedagna

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