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Arzignano

Un nuovo altare
per le reliquie
di otto santi

Il nuovo altare in bronzo e marmo posto nel presbiterio del duomo di Ognissanti. FOTO A. MASSIGNAN
Il nuovo altare in bronzo e marmo posto nel presbiterio del duomo di Ognissanti. FOTO A. MASSIGNAN
Il nuovo altare in bronzo e marmo posto nel presbiterio del duomo di Ognissanti. FOTO A. MASSIGNAN
Il nuovo altare in bronzo e marmo posto nel presbiterio del duomo di Ognissanti. FOTO A. MASSIGNAN

Un altare per otto santi. Domani sarà una giornata speciale per la parrocchia del Duomo di Ognissanti ad Arzignano, per la dedicazione dell’altare del presbiterio centrale che ospiterà le reliquie di otto santi, attualmente conservate in canonica.

Sarà il vescovo di Vicenza mons. Beniamino Pizziol a celebrare alle 16 la messa, insieme a mons. Mariano Lovato, arciprete del duomo. L’altare, fino ad oggi mobile del duomo, in legno con l’opera in bronzo dello scultore veronese Raffaele Bonente che raffigura in otto pannelli in altorilievo il mistero della Redenzione, era stato donato alla parrocchia dalla Banca Popolare di Verona a metà degli anni Ottanta. Soltanto quest’anno però, per volontà di mons. Lovato, è stato trasformato in un altare fisso in marmo. Con una base che poggia sul pavimento «a rappresentare l’umanità del nostro essere chiesa sulla terra» precisa l’arciprete. Si tratta di una lastra in marmo con la corona di santi e beati e la “mensa”, la grande pietra dell’altare, che simboleggia Cristo con le cinque croci e le piaghe di Gesù risorto.

«Un opera realizzata in marmo grazie ad alcuni benefattori locali - continua mons. Lovato -. Con l’altare ora fisso al centro del presbiterio è stato possibile programmare la dedicazione». Per la città sarà un momento storico. «Perché l'altare è il posto più sacro e santo di tutta la chiesa - spiega l’arciprete -. Sabato la comunità si unirà nella festa della dedicazione, la più importante solennità del calendario liturgico».

L’altare del Duomo ospiterà le reliquie di San Felice, martire patrono della chiesa vicentina; Santa Maria Goretti ragazza martire della purezza; Santa Giuseppina Bakhita suora canossiana della diocesi; San Giovanni Bosco protettore dell’oratorio parrocchiale; Beata Eurosia Fabris mamma e catechista della diocesi; Sant’Angela Merici titolare del centro caritativo della città; Santa Bertilla Boscardin suora dorotea della diocesi, e San Giovanni Antonio Farina vescovo di Vicenza e fondatore delle suore Dorotee. «Alcune reliquie, come S. Angela, sono in canonica da almeno 60 anni - spiega mons. Lovato - quella di S. Felice è l’ultima arrivata in Duomo. L’ho richiesta in basilica a Vicenza a mons. Fabio Sottoriva, custode delle reliquie di tutta la diocesi».

Le reliquie saranno incastonate e sull’altare durante la cerimonia. «Andrebbero inserite all’interno - conclude l’arciprete – ma ho voluto che fossero visibili ai fedeli, perché sono i santi che ci proteggono e che rappresentano un esempio per noi».

Luisa Nicoli

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