Decine di targhe, ma ancora nessuna traccia di sangue. Il "pirata della strada" che, all'alba di venerdì, ha ucciso Lorenzo Marchetto nel piazzale del distributore Loro ad Almisano di Lonigo non ha ancora un nome e un volto. I carabinieri hanno comunque diverse piste da seguire grazie all'analisi dei filmati e delle schede carburante che hanno permesso di risalire alle targhe di molti dei mezzi pesanti che si trovavano nell'area di servizio nell'orario in cui è avvenuta la disgrazia. Alcuni di loro sono già stati rintracciati in varie parti d'Italia ed esaminati dalle forze dell'ordine allertate dai militari vicentini: i rilievi effettuati fino a questo momento sugli pneumatici, però, non hanno dato riscontri.
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Secondo la ricostruzione degli investigatori, Marchetto, agricoltore di 57 anni che abitava a Sarego, era arrivato al distributore attorno alle 6.15. Voleva fare colazione, ma il bar era ancora chiuso. Il dramma sarebbe avvenuto tra le 6.40 e le 7. La vittima sarebbe stata investita da un autoarticolato in fase di manovra subito dopo essere scesa dall'auto. Marchetto sarebbe stato schiacciato dalle ruote posteriori del tir che ha poi imboccato la provinciale 17 in direzione del casello di Montebello, dove potrebbe essersi immesso in A4.
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Considerando la dinamica e il peso del camion, sempre secondo gli inquirenti, l'autotrasportatore potrebbe anche non essersi accorto di nulla. I carabinieri hanno chiesto anche la collaborazione delle forze dell'ordine degli altri Paesi perché il "pirata" potrebbe trovarsi all'estero.