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l'inaugurazione

Vinitaly e i venti di guerra. Il Governo schierato: «Da qui un messaggio di pace»

In Fiera a Verona la rassegna di vini e distillati più importante al mondo
L'inaugurazione di Vinitaly 2024
L'inaugurazione di Vinitaly 2024
L'inaugurazione di Vinitaly 2024
L'inaugurazione di Vinitaly 2024

Rivedi l'inaugurazione

Apre Veronafiere la grande manifestazione del vino, il 56° Vinitaly, fino a mercoledì, con oltre quattromila cantine espositrici da tutte le regioni italiane e da 30 Paesi esteri.

La presidente del consiglio Giorgia Meloni in mattinata ha annunciato la sua defezione, per seguire in prima persona gli sviluppi della crisi in Medio Oriente. Presenti i ministri Tajani, Lollobrigida, Urso e Sangiuliano.

Prende per primo la parola il presidente della Camera, il veronese Lorenzo Fontana: «È stata una notte difficile, mi auguro che anche da qui si possa lavorare per la pace. Dobbiamo dare ai nostri figli un mondo di pace dove si possa vivere in armonia.

Io qui sono di casa (ha lavorato a Veronafiere, ndr) e saluto tutti i dipendenti di Veronafiere, c'è un lavoro incredibile dietro questa Fiera. Grazie alla città e alla provincia di Verona che hanno fatto crescere questa Fiera, fiore all'occhiello dell'economia italiana».

Interviene la vicesindaca di Verona Barbara Bissoli (il sindaco Tommasi impegnato per la cresima di una delle figlie): «Il vino è un prodotto della nostra cultura e un motore straordinario della nostra società. Grazie al presidente e al direttore generale della Fiera: con loro Vinitaly ha costruito ponti per il mondo. Un architettura di pace che parte e torna da Verona, dove ci sarà l'Arena di Pace con il Papa a maggio. Un saluto speciale all'associazione nazionale delle donne del vino, che dal 1988 con impegno e creatività si occupano di questo settore tradizionalmente maschile».

Il presidente della provincia Flavio Massimo Pasini: «C'è chi vorrebbe porre sulle etichette del vino la scritta "prodotto pericoloso". Ebbene, sola Verona ha gli stessi prodotti ad origine controllata di quel Paese. Se qualcuno vuole applicare etichette al vino, dovrebbe avere una cultura del vino».

Salgono sul palco i ministri Tajani (Esteri), Urso (Imprese), Lollobrigida (agricoltura) e Sangiuliano (cultura).

Il presidente di VeronaFiere Federico Bricolo: «Una fiera sempre più internazionale, che si conferma leader al mondo. Ricordo anche Vinitaly and the City, grande appuntamento per i wine lovers. Porteremo il Vinitaly in giro per il mondo, siamo in prima linea per farci da tramite fra produttori e buyers. Abbiamo scelto di portare il mondo del vino all'estero portando tutto il sistema Italia, grazie anche al sostegno delle nostre sedi diplomatiche. A giugno si sarà la novità di una fiera dedicata ai vini in anfora

Penalizzare il mondo del vino significherebbe penalizzare intere comunità. Anche il Papa ha sottolineato l'importanza del nostro settore».

Il ministro degli Esteri e del commercio internazionale Antonio Tajani: «Siamo preoccupati per quello che sta accadendo in Medio Oriente, ma dobbiamo impedire che la situazione peggiori ulteriormente. È l'obiettivo della riunione del G7 convocata dalla presidente Meloni. Serve il coinvolgimento di tutti per arrivare a una de-escalation. Dobbiamo ridurre la tensione fra Iran e Israele. Serve anche la diplomazia della crescita: anche l'esportazione del vino può essere un modo per non far passare gli eserciti

È falso dire che il vino è cancerogeno, è falso dal punto di vista scientifico. Un bicchiere di vino a pranzo o una cena fanno bene alla circolazione. Questo è un attacco proditorio alla dieta mediterranea».

Il presidente del Veneto Luca Zaia: «Noi come Veneto esportiamo oltre il 30% del vino italiano. Questa industria accostata al turismo permette di valorizzare il territorio. Le sfide dell'agricoltura sono la protezione del made in Italy e puntare sull'"intelligenza naturale", che può portare innovazione e sostenibilità in agricoltura».

Il ministro dell'Industria e del made in Italy Adolfo Urso: «Vinitaly è la migliore anteprima che si potesse avere per la prima giornata nazionale del Made in Italy che si celebra il 15 aprile, giorno della nascita di Leonardo, genio italico che ha messo l'uomo al centro da ogni cosa.

La straordinarietà di Vinitaly non è il fatto è che sia un padiglione espositivo, bensì un territorio dove si assapora la cultura del territorio. Grazie alle indicazioni geografiche, dagli igp ai dop, accadrà nei prossimi 20 anni con le indicazioni geografiche sui prodotti industriali e i manufatti. I nostri prodotti devono diventare inimitabili».

Il ministro della Cultura Gennario Sangiuliano: «Prosegue il matrimonio fra eccellenze italiane del vino e dell'arte. L'eccellenza italiana celebrata al Vinitaly è la risultante di una storia secolare di capacità di produrre che si rinnova nel tempo. L'immaginario italiano nel mondo è fatto di imprese, export, enogastronomia: una sinfonia che si muove insieme. Il riconoscimento del canto lirico da parte dell'Unesco che celebreremo a giugno in Arena è stato un grande risultato e speriamo che anche la cucina venga riconosciuta dall'Unesco come patrimonio immateriale».

Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida: «Quando uno attraversa il territorio vede come l'agricoltore lo scolpisce e lo difende. L'agricoltore è il primo ambientalista.

Il fenomeno dei low-alcohol e no-alcohol? Possiamo discutere se il modello tradizionale va lasciato così com'è o sei dealcolati sono un rischio».

Durante il suo intervento breve e improvvisa manifestazione di un gruppo di persone a favore della legalizzazione della cannabis.

Poi consegnati i premi di Vinitaly a Bruce Sanderson di Wine Spectator, all'azienda Argiolas Spa, al giornalista Marco Sabellico e al consorzio del Chianti Classico.

Inaugurazione Vinitaly 2024

 

I numeri di Veronafiere

Attesi più di 30mila operatori internazionali, tra cui 1.200 top buyer da 68 nazioni, selezionati da Veronafiere e Ice Agenzia, oltre a delegazioni commerciali dai principali Paesi. In contemporanea a Vinitaly, anche la 28ma edizione di Sol, International olive oil trade show, il 25mo Enolitech, salone internazionale delle tecnologie per la produzione di vino, olio e birra, e Xcellent Beers, rassegna dedicata alle produzioni brassicole artigianali, al suo debutto «autonomo» quest’anno. Con queste manifestazioni il contingente espositivo, nel quartiere sold out, sale a 4.300.

 

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L’inaugurazione è oggi alle 11, nell’auditorium Verdi del Palaexpo, con gli interventi di Lorenzo Fontana, presidente della Camera dei deputati; Barbara Bissoli, vicesindaca del Comune di Verona, Flavio Massimo Pasini, presidente della Provincia di Verona; Federico Bricolo, presidente di Veronafiere; Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale; Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste; Luca Zaia, presidente Regione Veneto; Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, e Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura.

Oggi è presente anche Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica amministrazione, per il taglio del nastro dell’Area Piemonte nel padiglione 10, alle 14, insieme al vicepremier Tajani. Sempre oggi, la presentazione della ricerca Vinitaly 2024, alle 14.30, nell’area Masaf del Palaexpo, dal titolo «Se tu togli il vino all’Italia – un tuffo nel bicchiere mezzo vuoto». 

Alle 15.30, il vicepremier Antonio Tajani visita lo stand di Vinitaly Usa, tra i padiglioni 6 e 7: viene presentato anche il nuovo progetto fieristico internazionale targato Vinitaly che debutta a Chicago il 20 e il 21 ottobre.

 

 

Riccardo Verzè