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Ghisa, 156 espropri «Non si cambia più»

MONTECCHIO. Coldiretti e Amministrazione: «Impatto devastante»

In zona della Ghisa verranno espropriate 156 proprietà. COLORFOTO
In zona della Ghisa verranno espropriate 156 proprietà. COLORFOTO
In zona della Ghisa verranno espropriate 156 proprietà. COLORFOTO
In zona della Ghisa verranno espropriate 156 proprietà. COLORFOTO

La Pedemontana Veneta si fa strada a Montecchio abbattendo una decina di case, forse di più, ed espropiando circa 156 proprietà di cittadini in zona Ghisa; una delle ultime aree agricole del territorio comunale. I numeri sono quelli pubblicati nell'elenco regionale che raccoglie 1.466 nomi di proprietari di case e terreni in 20 Comuni del Vicentino interessati dagli espropri per la grande arteria; dei quali oltre il 30 per cento appartiene a residenti castellani.
Ieri, inoltre, è scattato anche il periodo di 30 giorni utili ai proprietari per presentare le osservazioni sulla base del progetto definitivo consultabile a Mestre negli uffici di Veneto Strade.

Nelle scorse settimane, a questo proposito, la Coldiretti aveva già incontrato anche gli associati di Montecchio per mettere a disposizione tutti gli strumenti tecnici ed illustrare alle imprese agricole il tracciato di massima che, come spiega il presidente Diego Meggiolaro, sarà devastante per il territorio. «Sono in molti a non rendersi conto di cosa significherà un'arteria stradale del genere di passaggio nella Valle dell'Agno e a Montecchio - prosegue -. Tante città cercano di allontanare il traffico dalle abitazioni, noi invece lo avremo a pochi metri da casa».

Preoccupazione condivisa dall'amministrazione comunale. La Pedemontana, infatti, intersecherà il tratto castellano della variante alla SP. 246 e coinvolgerà il casello dell'A4 di Montecchio al confine con Brendola. «Stiamo ancora lavorando e valutando tutte le possibilità affinché l'infrastruttura sia il meno impattante possibile per il nostro territorio - osserva l'assessore all'ambiente Gianfranco Trapula - sebbene un cambiamento del tracciato ad oggi sembra abbastanza remoto.Ormai l'iter è alle battute finali ed essendo un progetto sovracomunale il nostro potere è limitato».
«È stato scelto il tracciato peggiore dei tre fattibili - sostiene il consigliere regionale di Montecchio, Claudio Meggiolaro - anche alla luce della futura costruzione dell'ospedale unico».

Antonella Fadda

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