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VERSO L'ADUNATA

Alpini, l’assistenza sanitaria nei tre giorni. Pronto il piano di mobilitazione dell’Ulss

di Franco Pepe
La task force aziendale ha organizzato posti medici avanzati, squadre itineranti a piedi e un ospedale da campo
Una delle strutture che saranno utilizzate dall’Ulss per l’assistenza sanitaria nei giorni dell’adunata
Una delle strutture che saranno utilizzate dall’Ulss per l’assistenza sanitaria nei giorni dell’adunata
Una delle strutture che saranno utilizzate dall’Ulss per l’assistenza sanitaria nei giorni dell’adunata
Una delle strutture che saranno utilizzate dall’Ulss per l’assistenza sanitaria nei giorni dell’adunata

Adunata nazionale degli alpini. Per la città e le penne nere tre giorni di festa. Per l’Ulss 8 la prova del fuoco dopo una preparazione che va avanti da settimane. E servirà come modus operandi anche la lezione appresa con il Covid. Si è già svolta una lunga serie di riunioni dirette dalla dg Patrizia Simionato su vari tavoli con la task force aziendale guidata dal primario di anestesia e rianimazione Vinicio Danzi, con il primario del Suem Federico Politi, con direttori e caposala. E incontri dei singoli reparti. «Ho trovato collaborazione da parte di tutti» dice la dg. 

L’organizzazione

Attorno alla manifestazione l’Azienda Berica calerà un grande dispiegamento di forze, figlio di una strategia organizzativa che coinvolgerà management, medici, infermieri, tecnici, e i reparti dell’ospedale collegati ad urgenza ed emergenza. Coordinatore generale del piano all’interno dell’ospedale il primario Danzi, che opera in sintonia con il Ccs della Protezione civile. «Abbiamo fatto tesoro delle esperienze vissute nelle adunate di Treviso, Udine, Trento» spiega.

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Fulcro nevralgico del sistema di sorveglianza all’esterno del San Bortolo il Suem diretto da Politi che, con la centrale operativa di via Cappellari e i suoi mezzi presidierà il territorio, detterà interventi e manovre di soccorso, farà da asse sul quale ruoterà tutto l’articolato piano di assistenza sanitaria nell’intero perimetro dell’adunata. Sarà il Suem a coordinare una organizzazione che prevede per le tre giornate - dalle 16 di venerdì 10 maggio alle 20 di domenica 12 – 4 punti sanitari di riferimento e 12 Sap, squadre itineranti a piedi (da 8 a 12 di notte, da 4 a 6 di giorno) distribuite in vari settori del centro storico, formate da 2 fino a 4 volontari della Croce Rossa, della Croce Verde e dell’Ana, visibili da qualsiasi posizione grazie a una bandiera telescopica del 118, muniti di radio ricetrasmittente, teli porta-feriti, zaini con defibrillatore, materiale di rianimazione e prima medicazione. In particolare, i punti di assistenza agiranno sotto la regia di una postazione di comando mobile del 118 che, in sinergia con la centrale operativa, deciderà gli interventi in relazione alle chiamate in arrivo. Ci sarà in Campo Marzo un ospedale da campo con 16 posti-letto gestito dall’Ana con proprio personale. 

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I posti medici avanzati

Ci saranno 3 Pma, posti medici avanzati: il primo nei locali della Fiera all’ingresso Ovest 2, il secondo e il terzo in tende fornite dalla Cri nazionale al Parco della Pace (dove è stata ricavata pure una piazzola per l’atterraggio e il decollo degli elicotteri del Suem 118 Veneto) e al Foro Boario, più – ma solo domenica 12 maggio dalle 7 del mattino fino al termine della sfilata - un quarto in via Torino. Inoltre - anch’essa unicamente nel giorno-clou della manifestazione dietro la tribuna-vip delle autorità - una postazione del 118 con gli specialisti Nbcr dotati di maschere antigas, rilevatori di sostanze pericolose, sensori elettrochimici, pronti ad entrare in azione in caso di incidenti causati da agenti chimici, biologici, radiologici, nucleari, e la presenza di una squadra del Nis, il nucleo-Suem addestrato per intervenire nell’eventualità di attentati o azioni ostili con armi.

Le emergenze

Compito dei Pma - presidiati da medici e infermieri della Cri, dotati di aree di terapie salva-vita, attrezzati con strumentazioni, monitor, barelle - la stabilizzazione di codici rossi e gialli prima del trasporto in ospedale di feriti e infortunati con le ambulanze del 118, e il trattamento in loco di codici verdi e bianchi. Per il Suem sarà grande mobilitazione per tutta la durata del trittico alpino: turni potenziati da giovedì 9 maggio a domenica 12 quando, fra centrale, ponte radio, mezzo della maxi-emergenza, automedica di collegamento con a bordo il direttore Politi, il caposala Giovanni Rancan e il responsabile dell’autoparco Luca Addondi, verranno impiegati ben 33 operatori, cioè 2 medici, 20 infermieri, 11 autisti. Notevole pure la dotazione-mezzi per il trasporto di pazienti. Tra Suem, Croce Rossa, Croce Verde, Croce Bianca, altri enti, gireranno in città e provincia 20 ambulanze e 3 automediche.