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We Are Lane

Basta illusioni. Una squadra solo bellina non può salire

Al Menti contro il Sangiuliano è arrivata l'ennesima sconfitta al termine di una prova deludente.
Vicenza-Sangiuliano, i biancorossi a fine partita (Foto STUDIOSTELLA/CISCATO)
Vicenza-Sangiuliano, i biancorossi a fine partita (Foto STUDIOSTELLA/CISCATO)
Vicenza-Sangiuliano, i biancorossi a fine partita (Foto STUDIOSTELLA/CISCATO)
Vicenza-Sangiuliano, i biancorossi a fine partita (Foto STUDIOSTELLA/CISCATO)

Un primo tempo da urlo, una ripresa da lacrime. Di nuovo black out e questa volta è di quelli pesanti perché la luce il Vicenza l’ha persa davvero. In fondo è sempre lo stesso Lane, bellino e inconcludente
Sarà questione di mentalità, di assetto tattico, di personalità ma oggi forse non è più il tempo dell’analisi. È tempo di fare i conti con la realtà: questo Vicenza non merita di salire in serie B, semplicemente perché non è mai stato squadra, né in avvio di campionato, con mister Baldini, né adesso con la gestione Modesto. Una gara come di quella contro l’umile Sangiuliano la vinci e nel secondo tempo ammazzi l’avversario, se serve spazzi e ti “abbassi” a fare il manovale del calcio. Peccato, perché nel giorno in cui la Curva torna a cantare, piovono i giusti fischi su una squadra che sembra ormai assuefatta anche alle critiche. Una squadra che perde dieci partite in campionato, non ha i numeri e nemmeno la forza mentale per vincere il campionato ed ecco che la finale di coppa diventa un buon viatico per avvicinarsi al miracolo. Perché questo serve. 
L’espulsione di Greco non è che l’ultima scusante alla sconfitta dopo aver giustificato tutto e tutti in questo ennesimo anno buio. La squadra è questa, coerente con i risultati, bellina e niente di più. Da oggi basta false illusioni.

Eugenio Marzotto
eugenio.marzotto@ilgiornaledivicenza.it

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