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Il report

Turismo delle radici per 60 milioni di italiani all'estero

L'indagine Confcommercio-Swg sulle comunità italiane di 8 paesi

Il 2024 è stato dichiarato l'anno del turismo delle radici, ovvero quel tipo di turismo per cui gli italiani emigrati nel mondo e i loro discendenti (circa 60 milioni di persone) tornano a visitare e a vivere i luoghi dei loro antenati.

Una comunità enorme che vuole riscoprire le proprie origini e con un'ottima capacità di spesa, voglia di conoscere e vivere in pieno l'Italia che potrebbe generare una spesa annua in Italia molto vicina a 8 miliardi di euro.

Emerge da un'analisi di Confcommercio e Swg sulle comunità italiane di 8 paesi (Argentina, Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, Regno Unito e Usa) presentata al Ttg.

Sono 4 le tipologie dell'italiano/turista delle radici

Si parte dal "nostalgico", un migrante di prima generazione. Ha un legame con l'Italia strettissimo, parla italiano e si sente italiano all'estero. Il viaggio delle radici è un must: un desiderio di condividere con la famiglia la propria storia. Nel viaggio si è guide di se stessi. Si sa dove andare e come muoversi.

C'è poi "l'Ambassador" che viene spesso in Italia per motivi lavorativi. Si sente italiano. Organizza da solo i propri viaggi anche con la famiglia. È una persona che ha una buona influenza nella propria comunità di adozione e che è un vero e proprio testimonial di italianità all'estero.

Il terzo cluster è "l'Italo-..." ovvero l'italiano di seconda generazione, che non si definisce solo italiano ma italo-americano, argentino, brasiliano... Approfondisce le sue radici come ricerca di identità. Il viaggio in Italia significa rivedere i luoghi di origine, i borghi, le case, i cimiteri dove sono sepolti i propri antenati. Questo turista ha bisogno di percorsi programmati e di vivere esperienze di italianità.

Infine c'è "il curioso": è il giovane italiano nato all'estero che vuole vivere l'italian style e desidera venire in Italia per fare esperienze immersive non necessariamente legate alla volontà di riscoprire le proprie radici genealogiche. È un target con un profilo più turistico, che non si sente italiano, ma che desidera fare esperienza di italianità che gli sono state veicolate tramite anche filmografia e social. 

CNZ

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