Con un'ordinanza del 2 aprile scorso il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha prorogato fino alla fine del mese di aprile le limitazioni disposte dall'ordinanza 30 marzo per tutti coloro che hanno soggiornato o transitato nei quattordici giorni antecedenti all'ingresso in Italia in uno o più Stati e territori Ue: tra questi, da come si legge nel nuovo elenco di Paesi presenti nell'allegato, vengono inclusi dal 7 aprile anche l'Austria (ma non per chi proviene dal Tirolo che dovrà rimanere in quarantena per 14 giorni), Israele, il Regno Unito e l'Irlanda del Nord, dove dunque sarà possibile viaggiare senza motivazioni specifiche, così come avviene per gli altri Paesi dell'Europa.
Chi rientra in Italia da uno di questi Paesi o da quelli Ue dovrà comunque obbligatoriamente sottoporsi a tampone (molecolare o antigenico) effettuato nelle 48 ore prima dell'ingresso in Italia e il cui risultato sia negativo, sottoporsi alla sorveglianza sanitaria e ad isolamento fiduciario per cinque giorni e al termine dell'isolamento effettuare un altro test. Queste disposizioni prevedono però anche specifiche deroghe, come ad esempio per chi effettua ingressi mediante voli 'Covid-tested'.
Per tutti gli altri Stati rimane invece l’obbligo di quarantena per 14 giorni.