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Viaggi e turismo

Campeggi e mare: per il 2024 è già boom di prenotazioni in Veneto

Nelle ultime settimane la crescita è dell'8 per cento sull'anno scorso già eccezionale. Balzo dei tedeschi e anche degli incassi
Uno scorcio di un'area camping a Bardolino sul Lago di Garda: in aumento le prenotazioni per il 2024
Uno scorcio di un'area camping a Bardolino sul Lago di Garda: in aumento le prenotazioni per il 2024
Uno scorcio di un'area camping a Bardolino sul Lago di Garda: in aumento le prenotazioni per il 2024
Uno scorcio di un'area camping a Bardolino sul Lago di Garda: in aumento le prenotazioni per il 2024

Anche se il meteo fa le bizze, con marzo in arrivo lo sguardo non degli operatori va verso la futura stagione estiva. E per il turismo lungo le rive del Veneto sarà un anno boom. Lo aveva già indicato Fiera dell'Alto Adriatico a Caorle e lo ha confermato il maxiraduno a Portogruaro su "Il turismo all'aria aperta nel Nordest" promosso da Faita-Federcamping, con la presentazione tra l'altro dei dati di previsione di HBenchmark.

Campeggi e mare: per il 2024 è già boom di prenotazioni in Veneto

E i numeri sono di grande rilievo: nelle ultime settimane, dal 6 febbraio ai giorni scorsi si è già registrato «un incremento medio complessivo prenotato di 8 punti percentuali». E già prima il trend era di netta di crescita. I dati fino al 6 febbraio infatti, segnala ancora l'associazione dei campeggi e villaggi turistici, indicavano «rispetto allo stesso periodo del 2023, l'occupazione media in crescita a +3,4% nel Lago di Garda, a +2,2% nell'Alto Adriatico Nord, a +6,2% nell'Alto Adriatico Sud».

Boom di tedeschi-austriaci

Già l'anno scorso, sottolinea l'assessore regionale al turismo Federico Caner, il settore campeggi-villagi turistici «ha registrato complessivamente nei primi 11 mesi dell'anno 3 milioni di arrivi (+11,7% rispetto al 2019) e 20,2 milioni di presenze-pernottamenti (+9,6%), con una durata media di 6,68 giorni, un dato che è al di sopra della media del comparto alberghiero. Di questi, l'80% sono stranieri, in particolare tedeschi e austriaci».

Già l'anno scorso, sono dati riportati da Caner, i tedeschi hanno segnato +10% di presenze in Veneto (e +7% gli austriaci).

Sarà boom anche di incassi

«I numeri parlano chiaro - sottolinea ancora Caner - e dimostrano che il turismo all'aria aperta genera ricchezza in tutto il sistema economico. Ogni cliente che spende 1 euro per l'alloggio ne lascia 1,9 sul territorio, con particolare riguardo all'enogastronomia».

Anche i dati di previsione HBenchmark presentati da Faita - e sempre relativi alle proiezioni elaborate all'inizio di questa settimana - indicano per la stagione in arrivo un netto aumento di incassi: «Il ricavo medio per unità acquisita, rispetto al consolidato 2023, passa da 95,9 euro a 117,7 euro nel Lago di Garda», che significa un +22%; e poi si va «da a 131,4 a 159,4 euro nell'Alto Adriatico Nord e da 73,7 a 83,7 euro nell'Alto Adriatico Sud», con aumenti quindi in media del 22% per le spiagge dal Cavallino a Bibione e del +13% per quelle di Chioggia-Rosolina».

Anche i pernottamenti nei camping registreranno un balzo

«La permanenza più lunga avviene nelle piazzole (fra i 13 e i 14 giorni), anche in virtù del boom dei maxi-caravan, camper e roulotte (oltre il +32% rispetto al 2023), seguite dai bungalow e villette (9-10 giorni) e dalle casette mobili (10 giorni)». Quanto alle provenienze, «la maggior parte dei turisti proviene dalla Germania (38% nell'Alto Adriatico Sud, 53% nel Garda, 65% nell'Alto Adriatico Nord)», seguita dai turisti italiani (10% per l'area del nord Adriatico e ben 44% per quella sud, oltre a un 16% per il Garda), mentre al terzo posto si piazzano gli olandesi, soprattutto con un 15% nell'area del Garda.

Piero Erle

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