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Boom di presenze nelle strutture all'aria aperta del Veneto

Si prevede un aumento del 10% del fatturato

Campeggi e dei villaggi turistici primeggiano nelle scelte turistiche dell'estate, con il Veneto che conferma la propria leadership nel settore dell'open air. La stagione 2023 si è aperta con segnali decisamente incoraggianti. Secondo una indagine congiunturale condotta nel mese di maggio da Faita-Federcamping e CisetCentro Internazionale di Studi sull'Economia Turistica, a fine stagione - a livello nazionale - si dovrebbe registrare una crescita del 3,7% degli arrivi (pari a 390.000 ospiti, italiani e stranieri) e del 3% delle presenze (pari a 2 milioni). In crescita anche i fatturati, che in Veneto potrebbero arrivare al +10% sul 2022, e le prenotazioni dall'estero, che a maggio 2023 sono cresciute soprattutto a Nordest (+4,5%, di cui Veneto +7,3%).

«I dati dicono che i turisti sono sempre più orientati a vivere un'esperienza di maggiore libertà, a stretto contatto con la natura - spiega Alberto Granzotto, presidente Faita-Federcamping - Sono sensibili ai temi ambientali e nell'open air trovano esempi di gestione altamente sostenibili, frutto degli investimenti effettuati dalle nostre imprese, che guardano sempre più anche all'accessibilità delle strutture per aprire il mondo del turismo all'aria aperta a nuove fasce di ospiti».

«Proprio per lo spirito e la specificità del settore, ci sarebbe bisogno di un'attenzione adeguata da parte delle istituzioni - aggiunge Granzotto - Penso al tema del demanio, con le peculiarità delle nostre imprese nell'utilizzo e nella valorizzazione delle aree demaniali naturali, residuali e parziali; penso alle modalità di installazione dei mezzi mobili di pernottamento, per le proprietà intrinseche di tali attrezzature quali forma di ricettività sostenibile, accessibile e a zero consumo di suolo».

Il successo dell'open air è indicato anche nei dati elaborati per Faita-Federcamping da HBenchmark, la piattaforma dell'Osservatorio Turistico Federato della Regione Veneto, che ha analizzato 33 strutture per un totale di circa 15mila unità fra il Lago di Garda e le spiagge dell'Alto Adriatico. 

CO-COM

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