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Il Vicenza scopre
il modello Juve
4-2-4 con i jolly

CALCIO SERIE B. La rimonta di Nocera è nata da una variante tattica


Gavazzi e Bariti sulle fasce più Abbruscato e Baclet così la squadra ha creato occasioni e segnato due gol
Tutta la grinta di Gigi Cagni nel festeggiare i gol con cui il Vicenza ha centrato la doppia rimonta a Nocera
Tutta la grinta di Gigi Cagni nel festeggiare i gol con cui il Vicenza ha centrato la doppia rimonta a Nocera
Tutta la grinta di Gigi Cagni nel festeggiare i gol con cui il Vicenza ha centrato la doppia rimonta a Nocera
Tutta la grinta di Gigi Cagni nel festeggiare i gol con cui il Vicenza ha centrato la doppia rimonta a Nocera

Mica semplice rimontare due gol in campo esterno come ha fatto il Vicenza sul terreno della Nocerina: da 0-2 a 2-2 in dieci minuti, quelli intercorsi fra il 31' e il 41' della ripresa, fra il numero da raffinata scuola-bomber di Abbruscato e la spaccata vincente di Bastrini, difensore in libera uscita.
C'è voluto del carattere, sicuro. È servita quella convinzione nei propri mezzi che poteva dare solo una vittoria come quella conquistata una settimana prima a Genova contro la Sampdoria. Ma ci sono voluti anche alcuni accorgimenti da parte di Cagni. Il tecnico dopo aver scelto di iniziare con una formazione che ha prodotto un tiro in porta nei primi 45' e ha sofferto in modo sistematico le ficcanti ripartenze dell'avversario, ha "letto" bene la partita e ha cambiato in corsa, aiutando i suoi giocatori a centrare la doppia rimonta proprio agli sgoccioli.
IL MODULO. Affezionato al 4-3-3, in assoluto l'assetto con cui pure secondo Zeman (ospite domenica al Menti con il suo Pescara) si copre meglio il campo, e ben disposto verso il 4-4-2, l'altro schema preferito, Cagni a differenza di parecchi suoi colleghi di panchina ha mostrato di saper fare anche scelte diverse sul piano tattico, e con buoni risultati, nel corso della partita.
STILE JUVE. Già prima di ritrovarsi sullo 0-2 Cagni aveva mandato in campo all'inizio della ripresa Bariti e Baclet, poi sul doppio svantaggio il tecnico ha rimodellato la disposizione in campo puntando su un assetto stile Juve, o anche Toro se si vuole, e cioè sul modulo 4-2-4.
A caccia di due gol per la remuntada Cagni s'è giocato le sue carte con lo schema iper-offensivo: due esterni a spingere sulle fasce e due punte. Abbinando i nomi ai ruoli significa che il Vicenza s'è lanciato all'attacco della Nocerina con Bariti e Gavazzi ad affondare, rispettivamente sulla corsia destra e sinistra, e con il tandem Abbruscato-Baclet a finalizzare.
La scelta ha dato buoni frutti a Nocera anche per la duttilità di alcuni giocatori della rosa, autentici jolly.
TANTI RUOLI. Gavazzi era già stato individuato da Maran come un giocatore in grado di essere impiegato in diverse posizioni dal centrocampo in su. In estate Baldini lo ha provato e schierato più volte anche in difesa, terzino, e così Gavazzi ha allargato la sua... collezione di ruoli.
Torniamo alla rimonta di Nocera: un compito determinante l'hanno avuto gli esterni nella spinta offensiva. Dopo aver cominciato da terzino destro Gavazzi è stato spostato nella posizione di esterno alto a sinistra e da lì ha "bombardato" di cross la difesa campana. E se si considera che nei primi 45' era stato piazzato a fare sempre l'esterno alto, ma a destra, ne vien fuori che il "Gava" s'è ben disimpegnato in tre ruoli diversi in 90'.
Non da meno però Soligo. Dopo aver interpretato il ruolo più congeniale di centrocampista centrale, Cagni gli ha chiesto di fare il terzino destro, cioè di coprire le spalle a Bariti e di alternarsi con lui nella spinta. E in altre gare Soligo ha interpretato con mestiere e bravura tattica il ruolo di laterale.
Oltre ai jolly (in un paio di ruoli ha già giocato anche Rigoni) e all'alternanza degli schemi, Cagni sta anche sfruttando al massimo la composizione della rosa.
E così dopo Mustacchio è tornato alla ribalta un altro semi-dimenticato e cioè l'esterno Bariti, preso in estate dalla Triestina in comproprietà con il Napoli.MA. MA.

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