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L’AUTORE. Adam Sean Mink, segnalazione della biblioteca di Dueville

La scelta di libertà
del pescatore Pablo

Adam Sean Mink


É molto faticoso tirare in barca una rete, soprattutto quando la pesca è andata bene, lo sa bene Pablo ed il suo corpo è pronto ad affrontare uno sforzo del genere. I pesci continuano a schizzare il legno umido del ponte, consapevoli della fine che sta per arrivare e questo causa sempre un po’ di tristezza all’uomo, che mira l’orizzonte ed il mare ringraziandolo per i doni che permetteranno ai suoi figli di mangiare.
La sveglia è ogni giorno all’alba, con le prime luci devi essere già in mare. Il piccolo barchino regge bene le onde ed il freddo dell’oceano. Le invenzioni degli uomini non sono fatte sempre per distruggere. Una volta trovato un buon punto vengono gettate le reti ed inizia l’attesa, c’è chi decide di buttare varie nasse per poi raccoglierle successivamente in modo da ottimizzare i tempi, altri invece decidono di fare come in antichità, rispettando la natura, spinti da un ringraziamento continuo verso la grandezza e l’immensità della nostra vera casa. Fa parte di quest’ultimo gruppo Pablo, che dopo aver vissuto una vita piena, continuamente alla ricerca del nuovo traguardo, si è accorto che forse quando sei così concentrato sull’obbiettivo perdi di vista il viaggio, il cammino, la crescita, l’orizzonte, perdi di vista quel panorama che ti fa battere il cuore e che ti fa arrivare all’obbiettivo con uno sguardo differente da quello di partenza.
La prua della barca puntata verso la sabbia, un pescato che basta per la propria famiglia con qualcosa in più che potrà donare al vecchio Ben, l’anziano del paese, uno di quegli uomini a cui non serve la parola, uno di quegli uomini con il viso scavato da troppe esperienze, uno di quegli uomini che fanno fatica a camminare, con la vita negli occhi. Il viaggio di ritorno è sempre bello, in realtà anche quello di andata verso il largo, forse è un po’ tutto sempre bello. La camminata fino alla barca, l’accensione, il motore che scoppietta e i primi schizzi d’acqua della scia che svegliano le cime di poppa asciugate durante la notte. Il vento della mattina è sempre fresco, la pelle degli uomini è sempre più morbida all’alba, forse per ricordarci che ogni giorno è una nuova vita e dev’essere vissuto in modo saggio e pieno. Le mani ormai callose ma il sorriso è quello del primo giorno, quando da ragazzino seguiva il nonno in barca ed imparava a gettare le reti, quando il sangue bolliva, quando si sceglie una strada fuori dagli schemi, quando si sospira e si canta al mare, quando si chiudono gli occhi e si ringrazia la vita. Il viaggio di ritorno è sempre bello, il mare è tranquillo e il sole inizia a calare, la consapevolezza della giornata aumenta ed è cosi che ci si prepara a rimettere piede sulla terra ferma. Pablo, che di mestiere ha deciso di fare il sognatore e non il pescatore, vive di attimi naturali ed istintivi, vive di emozioni dimenticate da quella razza che forse si deve ricordare che non esiste genere dominante e che comunque vada, prima o poi, tutti lasceranno il proprio corpo alla terra.
La barca continua, il cielo comincia a prendere il colore rosa, misto arancio, misto rosso, misto blu, misto gioia. La mente vola e Pablo ricorda i giorni d’indecisione e di follia della gioventù, quando non sapeva cosa fare da grande. Cosa farai da adulto? Cosa ti piace fare? La vita è sacrificio, devi trovare lavoro e portare a casa il pane, devi fare figli e devi comprare una casa con macchina, devi vivere lavorando 40 ore a settimana senza pensare che quello che sta passando è il tuo tempo e che alla fine, non c’è un poi, c’è la fine. La mente di Pablo vola ma gli occhi sono pronti.
Il sole comincia a calare ed il motore della barca viene spento, il pesce è al sicuro in ghiacciaia. Pablo pensa, pensa a quello che dicevano i grandi, pensa a quello che ha scelto, pensa al fatto che la felicità alla fine è una scelta coraggiosa anche se ognuno ha la propria. Pablo pensa, pensa che la vita non è sacrificio, che non è routine e che non è già stata scritta da altri prima di noi, pensa che l’uomo nasce libero e perfetto e che sono le scelte a definirlo.
Il sole cala, il cielo è rosa, le onde calme e il profumo di mare forte. Pablo sorride, con gli occhi, con la bocca, con il cuore. Pablo sorride e capisce che la vita è vita, che ogni uomo è libero, libero di sedersi o di seguire Icaro, di seguire il sole. Il sospiro del pescatore è forte e deciso, non porta rimpianti né pesi, porta solo passione per la vita.

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