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L’AUTORE. Diana Trentin, segnalazione della biblioteca di Isola V.

La mia rinascita

di Diana Trentin

Diana Trentin

Caro Giulio, come stai? Ti ricordi di me? Per un periodo sono stata “la tua Angie”, così amavi chiamarmi. Il nome Angelica ti piaceva, ma secondo te era troppo lungo.Abbiamo passato insieme un bel periodo, non è durato molto a dire la verità ma, ne converrai anche tu, è stato piuttosto intenso.

Riuscivi sempre a distrarmi dai miei guai, meglio di chiunque altro riuscivi rallegrarmi, avevi il potere di farmi sentire me stessa, con te ero libera.

Ricordi quando siamo andati alle terme? Ero moralmente a pezzi, e nella grotta dell'idromassaggio mi sono seduta sulle tue ginocchia e ti ho abbracciato, anzi, è più corretto dire che mi sono rannicchiata su di te come una bambina e ho chiuso gli occhi. Siamo rimasti immobili in quella posizione e non abbiamo parlato, per un periodo di tempo che non so quantificare, ma forse tu sapevi che in quel momento io avevo bisogno proprio di questo, di sentirmi al sicuro, di sentirmi coccolata, di sentire che tu eri lì per me.

Adesso sto facendo quel gesto. Dai che lo sai! Sto attorcigliando attorno all'indice quella ciocca di capelli che mi cade sempre sul viso, ricordi? Ogni volta mi chiedevi a cosa stavo pensando e io ti rispondevo: «A niente» anche se non era vero. Ricordo che hai sempre amato affondare le tue mani nei miei indomabili capelli ricci, neri come la pece. O forse questo lo credevo io perché al tempo ero un'inguaribile romantica.

Tranquillo, dopo di te non lo sono più.

Ho capito che c'è una bella differenza tra pura passione e amore, e le farfalle nello stomaco le faccio volare via, per precauzione.

Forse nella mia testa ti ho sempre visto come la “bella copia di te”, quella che ho creato io con la mia fantasia, e lo sai che sono molto fantasiosa! O forse queste parole sono merito della mia mente inebriata dal calice di prosecco che sto sorseggiando? Oppure stasera mi sento particolarmente positiva perché domani parto per la Grecia con le mie due amiche più care? E chi lo sa!

No, non ti ho mai presentato le mie amiche, per fortuna! A te piacciono un po' troppo le donne, infatti è stato proprio questo il motivo della nostra separazione, non ti bastava stare solo con me.

Però non hai accettato di buon grado la mia scelta di rinunciare a te. Ma, mi conosci, non tradisco me stessa per piacere a qualcun altro.

Pensa che sono qui, ti sto scrivendo una lettera di addio e, invece di annegare nelle mie lacrime, ogni tanto osservo la valigia pronta che ho già preparato vicino alla porta. Eh sì, evidentemente ho proprio voglia di partire, di dimenticare tutta la sofferenza che il distacco da te mi ha provocato, di dimenticare te. Ma no, non raccontiamoci balle, certo che non ti dimenticherò! Però voglio chiudere con questa storia, voglio voltare pagina.

Sai una cosa? Non ho mai capito perché quando ci frequentavamo sembrava che io non ti bastassi mai, eppure hai avuto paura a innamorarti di me. Oppure hai delle dipendenze talmente forti che ti fanno sempre tenere un piede fuori dalla porta in attesa “dell'occasione giusta”? Be', lo sai che non è detto che arrivi quell'occasione, vero? Forse dovresti imparare a goderti di più ciò che hai nel tuo presente, e volare senza avere paura di cadere. Ma perché ti sto dando dei consigli? Non sono mica tua madre! No, sei un uomo maturo, arrangiati. Io non ho la capacità di salvare nessuno.

Dunque, dopo aver riletto questa lettera ho deciso di versarmi un altro calice di prosecco. Caspita, ti ho descritto come un angelo salvatore! Ma sappiamo entrambi che non è così. E solo io so che nessuno mi può salvare, tranne Angelica in persona.

Perciò ho deciso che berrò anche questo secondo calice di vino, mi verrà una balla felice e non ti spedirò mai questa lettera. Anzi, credo che la inoltrerò alla biblioteca del mio paese per il concorso “Racconti d'estate”. Chissà, magari mi leggerò in una pagina del Giornale di Vicenza, o forse no.

Ma ti ringrazio per la conversazione perché è stata illuminante, infatti ho deciso che da oggi in poi inizierò ad amare l'unica persona che, di sicuro, starà con me per tutta la vita: me stessa. La mia rinascita, dunque, inizia proprio domani con questo viaggio in Grecia, assieme alla famiglia che mi sono scelta: le mie amiche.

Non serberò alcun rancore per te anzi, ti auguro una buona vita e, soprattutto, ti auguro di trovare ciò che cerchi.

(da biblioteca di Isola V.)

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