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L’AUTORE. Lucia Bedin, Angelica Manea, Greta Pizzolato da bibl.Thiene

La leggenda delle sirene
che finirono in carcere

Lucia Bedin, Angelica
Manea,Greta Pizzolato


Un giorno tre ragazze di nome Cloè, Valentina e Letizia, che erano dello stesso liceo, andarono in spiaggia. In riva al mare trovarono tre catenelle ciascuna con attaccata una perla e le presero. Letizia disse: -Sembrano quelle delle sirene – La perla di Cloè era di colore verde, la perla di Valentina era di colore rosso e quella di Letizia era di colore giallo. Indossarono le catenelle e, quando toccarono l’acqua…si trasformarono in sirene! Spaventate cominciarono a nuotare per paura di essere scoperte, all’improvviso Cloè esclamò: - Ehi ragazze stiamo respirando e riusciamo a parlare! – Ad un certo punto in fondo al mare scoprirono una grotta con all’ interno un passaggio, entrarono e si trovarono nel mondo delle sirene! - Vediamo se ci sono altre sirene – disse Letizia – Ottima idea – concordò Valentina – No, cattiva idea, torniamo subito in spiaggia disse Cloè – Sempre la solita guastafeste – si lamentò Valentina – Dai, ti prego, per favore – chiese dolcemente Letizia – Ok, solo per un’oretta però – disse Cloè – Sì – esclamò Valentina. Arrivarono in uno strano posto, sembrava un centro commerciale marino e trovarono tante sirene, una particolarmente brutta stava guardando delle perle luccicanti. – Salve signora può dirmi dove ci troviamo? – chiese Letizia alla sirena – Cosa? Io non sono una signora, sono una ragazza, e comunque sai con chi stai parlando cocca? – disse la sirena – No – rispose Letizia – Beh, sono la grande diva del Luna Park Puzzolandia – rispose – Ah ah ah – rise Valentina – Osi sfidarmi? – chiese la diva – No, no – rispose Valentina – Sicurezza! – gridò la sirena. La polizia le portò in carcere. Valentina nel tragitto provò a mordere il braccio del poliziotto, con l’unico successo che i poliziotti strinsero ancora di più le alghe utilizzate come manette. Quando arrivarono alla prigione i poliziotti le portarono in una stanza tutta buia e le fecero sedere su tre massi. Poi aprirono una conchiglia dove dentro c’era una perla luminosa e Cloè pensò che fosse una specie di lampada.Il primo poliziotto cominciò a parlare: - Cosa cavolo avete fatto alla grande diva del Luna Park Puzzolandia? – Valentina rispose: - Noi? Ma se non abbiamo fatto niente è lei che ha cominciato! – Il poliziotto disse: - Beh… il nulla che avete fatto vi costerà tre settimane di prigione! – Letizia disse : - Non possiamo, abbiamo l’esame di fine… - ma Cloè la fermò giusto in tempo, perché sapeva che le sirene non fanno gli esami. Il poliziotto si insospettì e chiese: - Come scusa? – Letizia disse: - Ehm… niente lasci perdere - Un poliziotto disse: - Ok, noi vi lasciamo qua da sole al buio, ci vediamo domani se riuscite a sopravvivere...ah ah ah – Ma le furbe ragazze scapparono grazie a Valentina che, vedendo una foto di Poseidone, disse: - Poseidone dammi il potere! – Dopo pochi istanti, la collana sprigionò talmente tanta energia che buttò giù le sbarre dalla cella e furono finalmente libere.Tornarono veloci a casa e ripresero la loro vita normale.Passarono i mesi, ma un brutto giorno una loro amica di nome Nicole le invitò a fare un tuffo nella piscina dello zio, le ragazze si erano dimenticate di essere state sirene quindi ci andarono volentieri; davanti agli occhi di Nicole si tuffarono e subito si trasformarono – Cosa? – chiese lei – Oh nooooo! – urlò Cloè. Letizia pensò di fuggire attraverso il teletrasporto e insieme alle altre gridò: - Poseidone dammi il potere! In un battibaleno si teletrasportarono nel mondo delle sirene – Cosa facciamo? – chiese allarmata Cloè – Proviamo a pensare a Poseidone – propose Letizia. Allora Cloè pensò di addormentare Nicole rimasta sul bordo della piscina perchè dimenticasse tutto e così successe.Scapparono. Da quel momento in poi Cloè, Valentina e Letizia fecero molta attenzione. Quei magici momenti passati insieme le aiutarono a diventare più grandi e a vivere sempre più pazzesche avventure...ovviamente insieme!
(da biblioteca di Thiene)

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