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L’AUTORE. Camilla Chiementin, segnalazione della biblioteca di Creazzo

E Veronica scoprì i libri

Camilla Chiementin


Era una calda mattinata d’estate quando Veronica si svegliò e guardò l’orologio:erano le otto e trenta. Nel vedere l’ora per poco non le venne un colpo, era tardi, probabilmente gli insegnanti le avrebbero dato una nota per il ritardo. Sarebbe stata la sua prima nota, perché lei era sempre puntuale,anzi arrivava in anticipo. Come mai la sveglia non aveva suonato?Come mai sua madre non l’aveva chiamata per assicurarsi che fosse già sveglia?Come mai il suo cane non era venuto a toglierle le coperte? Ovviamente i genitori erano già al lavoro, tutto era così silenzioso. Si alzò dal letto, si stiracchiò e senza neanche infilarsi ai piedi le sue morbide pantofoline rosa a forma di unicorno corse in cucina per vedere cosa fosse successo. Sul tavolo c’era un biglietto con un appunto scritto con la calligrafia minuta e ordinata di sua mamma:“Buon primo giorno di vacanza! Il cane sta da nonna. Prima di uscire passa a salutarla”. Leggendo quel biglietto si ricordò tutto. Il giorno prima era andata tardi a letto perché aveva partecipato all’ultima festa di fine anno delle elementari. Infatti Veronica aveva undici anni e finita l’estate avrebbe frequentato la prima media. Si guardò allo specchio e vide i suoi lunghi capelli biondi e arruffati. Mangiò rapidamente una fetta di torta, si mise un paio di pantaloncini corti blu jeans e la sua maglietta bianca preferita e uscì di casa per andare a salutare la nonna che abita al piano di sotto. Dopo secoli trascorsi ad aiutarla con le sue piante finalmente era libera,ma libera di fare cosa? Le sue due migliori amiche erano già partite mentre le altre frequentavano dei centri estivi. Fra due settimane sarebbe partita per il campeggio ma per ora non aveva la più pallida idea di come trascorrere tutto quel tempo libero. Decise di prendere la bici e dirigersi verso la piazza del paese per vedere se incontrava qualcuno di sua conoscenza. La piazzetta era deserta a parte due anziane signore sedute al tavolino di un bar e una mamma con un piccolo bambino che rincorreva un piccione.Proprio lì accanto alla gelateria si trovava la biblioteca e Veronica decise di entrarci. Era da tanto tempo che non ci andava più. Non le piaceva leggere, per lei era una noia mortale. Varcata la soglia dell’edificio, sentì un silenzio di tomba. Tutto era tranquillo, non si sentiva volare neanche una mosca e in giro non si vedeva un’anima viva. Si diresse verso lo scaffale più vicino e si mise a leggere i titoli dei libri, ne prese uno a caso, quello che le sembrava più interessante,e lo sfogliò. L’odore di carta e stampa le fece venire in mente dei piacevoli ricordi di quando era piccolina e la nonna le leggeva le fiabe e insieme preparavano una gustosa torta di mele con l’aroma di cannella. I suoi ricordi furono bruscamente interrotti dalla dolce e morbida voce di una donna. Era la bibliotecaria che le si era avvicinata per chiedere se aveva bisogno di aiuto. Era una signora con i capelli rossi tagliati a caschetto e un’espressione sorridente; un volto che ispirava fiducia. Non conoscendo il mondo della lettura, non sapendo come comportarsi e non volendo fare brutta figura, rimase lì impalata a guardare la donna a bocca spalancata. La bibliotecaria, capendo la sua insicurezza e timidezza le diede un bigliettino dicendole di visitare il sito della biblioteca, dove avrebbe potuto trovare titoli di libri per ragazzi che avrebbe potuto ordinare. La ragazza divenne tanto rossa che qualcuno da lontano l’avrebbe potuta scambiarla per un peperone vivente, afferrò il foglietto bofonchiando un timido grazie e scappò via. Tornata a casa, stanca morta per il primo giorno di quella noiosissima, calda e afosa vacanza, andò in camera sua per riposarsi e massaggiare con le amiche.Voleva dormire, ma c’era una fastidiosissima zanzara che le ronzava intorno. Così prese il bigliettino della biblioteca e digitò su un motore di ricerca l’indirizzo del suo sito web, si registrò e iniziò a scorrere centinaia(forse milioni…o miliardi)dei titoli dei libri per ragazzi, lesse le loro brevi descrizioni e ne prenotò qualcuno. Avrebbe voluto prenotarli tutti! Aveva scoperto un nuovo modo per usare il suo cellulare. Fu richiamata alla realtà dalla mamma che la chiamava per la cena. Forse quelle due settimane prima del campeggio non sarebbero state poi tanto male…

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