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L’AUTORE. Carlo Ravagnan, segnalazione della biblioteca del Villaggio del Sole

Così faccio sera in un giorno d’agosto
tra l’indifferenza ed i guai del mondo

di Carlo Ravagnan

Carlo Ravagnan

Ecco una mia giornata d'agosto. Lungi da me l'immaginarmi di essere una sorta di I.Denisovic e di emulare Solgenitzyn.

Infatti non sono in un"gulag", bensì in una città di questo"migliore dei mondi possibili"(come certifica il Prof. Pangloss nel "Candide" di Voltaire) che l'Unesco ha inserito nel patrimonio dell'umanità, quale gioiello architettonico rinascimentale. Sono vedovo e pensionato e, quando non mi vengono affidati i nipotini, alterno pensieri ed opere. Leggo, scrivo (su carta e pc),ascolto la radio, riassetto, uso la lavatrice ma piatti, pentole e posate li lavo a mano. La lavastoviglie è energivora assai e non mi fiderei della sua efficacia, nè di eventuali residui delle pasticche detergenti.

Un po’ di tempo e chilometri vanno alla bicicletta, la cura delle piante e ai piccoli interventi di riparazione e manutenzione. Insomma, il mio "far sera", tra intellettualismo e manualità, può vagamente ricordare il motto "Ora, labora et lege". Da decenni ho fatto mio l'antico principio "Conosci te stesso" integrandolo, per quanto possibile, con la conoscenza del prossimo e del solo habitat che abbiamo.

Ebbene, stando a certe ricorrenti notizie, rapporti, opinioni, problemi sul tappeto (pubblici, privati, geopolitici, ecc.) per lo più oggetto di rinvii e/o misure di breve termine, cui vanno sommati i persistenti ed intricati nodi in Asia, Medio Oriente, "terrorismo", migrazioni di massa, una demografia galoppante,ecc. Il tutto in un contesto "glocale"caratterizzato da uno sviluppo economico sfasato e disarmonico. Per non parlare dei danni attribuiti all'antropocene (effetto serra, cambiamenti climatici, inquinamenti,ecc.). Beh, per tutto ciò ed altro ancora dovrei essere incline al pessimismo, nonostante risuoni con ben maggior enfasi, insistenza ed eco mediatica che non a fine'800/primi'900, il coro declamante l'inarrestabile progresso di scienza e tecnologia e, dunque, l'avvento di "..sorti ancor più magnifiche et progressive..".

N.Bohr,un pioniere della fisica quantistica, disse:"Prevedere è umanamente assai difficile,sopratutto il futuro.."e dunque il futuro prossimo potrebbe rivelarsi essere come l'ultramicroscopica realtà quantistica, ove nulla è come sembra e tutto è soltanto probabile e difficile da determinare... In ogni caso, a livello macro, rimane aperto un interrogativo di fondo e cioè cosa sia possibile e necessario fare per riequilibrare questo nostro mondo, onde evitare alle prossime generazioni (e a coloro che più amiamo) gravi crucci e svariati problemi in un habitat in cui vi sarà una minor disponibilità di materie prime ed energetiche e ove le indispensabili aria, terre e acque saranno tutt'altro che salutari a causa di un prolungato e irresponsabile agire, specie da parte di quel quinto della popolazione mondiale che ha adottato uno stile di vita "non negoziabile"? Insomma, coltivare e promuovere l'ottimismo è positivo, ma non è sufficiente. Va in effetti da sè che promesse, pronostici, auspici, discorsi e sorrisi a ben poco serviranno senza un cambiamento di rotta che comporti un agire adeguato e responsabile da parte di tutti e per quanto possibile ad ognuno.. Il che, purtroppo, non è detto che avvenga, per via dell'indifferenza, l'incomprensione e l'egoismo dei più.. Che, magari, potrebbero scudarsi dietro la famosa frase di Dostoevskij:"La bellezza salverà il mondo!".

Ma non mi sembra che la bellezza espressa dalle arti e/o da questo o quel paesaggio rimasto intatto, sia in grado di assicurare la salvezza. Sono invece convinto che l'unica, vera ed indubbia bellezza esistente a questo mondo sia quella dell'infanzia, che induce molti genitori ad usare nei confronti dei propri bambini svariati affettuosi diminutivi e vezzeggiativi. Certo, è pur vero che dei casi "precocizzazione" possono verificarsi anche in età infantile. In ambito occidentale non solo, ma anche, per via dei tanti intrattenimenti d'ogni sorta ed infima o nulla qualità diffusi 24 ore su 24. E, in altre lande, a causa dell'estrema miseria, mancanza di istruzione, cruenti conflitti in cui vengono arruolati perfino dei bambini dato che, grazie al progresso tecnologico, anche delle menti infantili astuta e spietatamente manipolate hanno quella minima forza necessaria per premere un grilletto.

Quanto agli adulti, chiunque tra essi abbia conservato la capacità di essere sincero (almeno con sé stesso) sa come per loro diminutivi e vezzeggiativi siano del tutto fuori luogo e che (per chi di più, per chi di meno) quadrerebbero invece ben altre espressioni ed epiteti...

(da biblioteca del Villaggio del Sole)

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