<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Il caso

Recensioni o solo insulti?

Al Pozzo, uno dei migliori ristoranti di pesce, vittima del web
Un piatto di pesce crudo, specialità del ristorante Al Pozzo
Un piatto di pesce crudo, specialità del ristorante Al Pozzo
Un piatto di pesce crudo, specialità del ristorante Al Pozzo
Un piatto di pesce crudo, specialità del ristorante Al Pozzo

"Sopravalutati, uno schifo totale!": queste le parole, con ortografia da rivedere, comparse un paio di giorni fa in una recensione on line fatta al ristorante Al Pozzo di Colceresa, uno dei migliori ristoranti di Vicenza e non solo, una mecca per gli amanti del pesce di qualità, fresco, pescato, dry aged.

Uno dei cuochi, Filippo Battistello, ha condiviso sui proprio canali social uno sfogo a riguardo, in quanto la genericità della critica non permette alcuna replica, ma soprattutto il cliente in questione ha mangiato tutti i piatti senza battere ciglio. «Sarebbe bello poter avere un confronto, capire se e dove abbiamo sbagliato, avere anche modo di scusarci, ma quella sera nessuno si è lamentato. Se nessuno ci dice le cose in faccia è difficile capire dove possiamo migliorare, siamo sempre pronti a sostituire il piatto».

Ma una frase senza senso, buttata lì senza motivare nulla, lascia solo amarezza: «Vien voglia di mollare e andare a pescare salmoni. Ci mettiamo il cuore e l'anima in quello che facciamo, fa male vedere con quanta facilità si possa insultare il lavoro che si nasconde dietro una cena».

Rimane la perplessità finale del senso e l'utilità di queste piattaforme on line che permettono a chiunque di insultare senza recensire, di offendere senza dire veramente cosa non è andato della cena. 

Massimo Michelon