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Valter Tognolo

Una vita per le birre e i belgi lo incoronano Chevalerie du Fourquet, tra i pochi al mondo

La storia di Valter Tognolo, 52 anni di Vicenza, che ha ricevuto l'ambito riconoscimento dalla storica associazione con sede a Bruxelles.
Valter Tognolo
Valter Tognolo
Valter Tognolo
Valter Tognolo

Lo sguardo è concentrato, fisso sul boccale di birra, la spillatura perfetta è fondamentale per mantenere integra la qualità di una birra, va eseguita secondo un rituale preciso, fatto di più passaggi, di pazienza, di attesa. Valter Tognolo ci tiene a non lasciare nulla al caso.

Vicentino, vive in città, 52 anni, sposato con Maddalena, ha un figlio che si chiama Andrea e alla birra ha dedicato la sua vita sino a ricevere, tra i pochissimi stranieri al mondo, l'ambito riconoscimento di "Cavaliere Onorario" della storica associazione belga Chevalerie du Fourquet che ha sede a Bruxelles. Per Valter si è trattato di realizzare un sogno a cui non pensava di poter ambire, lui che delle birre belghe è innamorato, ma sapeva che quel premio era una rarità.

Una storia fatta di sfide

La sua è una storia di sfide lanciate e di scelte dettate dal cuore perché «a quello non si comanda», sorride servendo un boccale con tanto di cappello alto due centimetri. Valter nasce elettricista e trasloca quasi subito al mondo birra per amore di una donna, che lavorava nel mondo delle birrerie, gestendo locali, «per capirsi - sorride con un certo orgoglio - ho creato l'Hilander a Verona, il Sir William Vallace a Vicenza, per poi trasferirmi a Montagnana a gestire l'East Indian Company». Le storie d'amore però, anche quelle importanti come questa durata otto anni, a volte finiscono e Valter cambia vita e passa dall'altra parte del bancone, iniziando a lavorare per una importante società di importazione di birre da tutto il mondo, «selezionavo birre speciali straniere - spiega - occupandomi anche di cultura birraia, in quanto importavo soltanto birre speciali (non le basi, ma delle selezioni da tutto il mondo). In piena pandemia, nel 2019, la svolta della vita, ho deciso di mettermi in proprio e di accelerare invece di fermarmi e piangermi addosso e assieme ad alcuni soci imprenditori abbiamo fondato la Beer Gravity, di cui sono ceo, una società che importa e distribuisce birre speciali da tutto il mondo».

Il premio di cavaliere

Ma torniamo al premio che ha ricevuto Tognolo a Bruxelles. «Quando mi è arrivato l'invito - conferma ancora oggi sgranando gli occhi - non ci volevo credere, è un riconoscimento che condivido con mostri sacri del mondo della birra. La nomina è stata ufficializzata nel corso di una solenne cerimonia, che si è svolta nella Brewer House nella Grand'Place di Bruxelles, alla presenza dei birrai membri dell'associazione e di numerose autorità internazionali». L'ambito riconoscimento viene attribuito a un ristretto numero di persone, selezionate a livello mondiale, per meriti acquisiti, nel corso della loro vita professionale nel settore della birra. La cerimonia si è svolta nell'ambito del Belgian Beer Week End, una delle più importanti manifestazioni al mondo dedicate alla birra. Tognolo è stato "battezzato" con la Chevalerie du Fourchet (la fourchet è un attrezzo utilizzato, nei tempi antichi, dai mastri birrai) ha origini secolari che si riallacciano alla storica "Gilda dei Birrai" (una corporazione) ed è una delle più antiche associazioni professionali del mondo, ne fanno parte la maggioranza dei birrifici del Belgio. «Per farvi capire cos'ho provato quando ho ricevuto il riconoscimento - spiega Tognolo - mi basta citare assieme a chi sono stato nominato cavaliere, al mitico Oliver Garrett, un'icona, forse il maggior esperto al mondo di birra, brewmaster al mitico Brooklyn Brewery di New York e uno dei pochi al mondo ad essere stato nominato Honorary Beer Academy Sommelier, capite bene che la cosa mi ha lasciato senza parole».

E quando non lavori cosa fai? «Partiamo dal presupposto che lavoro molto, quando sono a casa e non bevo birra, cosa rara, mi piace andare in bicicletta per tenermi in forma e giocare a golf, ultimamente la bicicletta la uso sempre meno però, perché vado in giro a vedere mio figlio che va in bicicletta, è appassionato di Bmx». E infine la birra che preferisci? «La birra che preferisco è... la prossima che berrò. A me piacciono sia le birre da bere che le birre da degustare, sono un curioso e uno sperimentatore».

Alberto Tonello