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Cucina d'autore

Tocca al vicentino Carlo Cracco tenere alta la tradizione berica al congresso di Identità Milano

Lo chef di Creazzo con il ristorante in Galleria a Milano, come da tradizione aprirà le lezioni della domenica con Alajmo
Lo chef vicentino Carlo Cracco assieme al giornalista gastronomo Paolo Marchi
Lo chef vicentino Carlo Cracco assieme al giornalista gastronomo Paolo Marchi
Lo chef vicentino Carlo Cracco assieme al giornalista gastronomo Paolo Marchi
Lo chef vicentino Carlo Cracco assieme al giornalista gastronomo Paolo Marchi

Sarà Carlo Cracco da Creazzo a tenere alto il nome di Vicenza a Identità Milano, il congresso internazionale di cucina d'autore più importante d'Italia e tra i più prestigiosi al mondo, ideato dal giornalista, gastronomo e volto televisivo, Paolo Marchi e giunto quest'anno alla 19a edizione, da sabato 9 a lunedì 11 marzo, all'Allianz MiCo di Milano.

Il tema di Identità Milano

Il tema di quest'anno, dalle parole dello stesso ideatore è "Non esiste innovazione senza disobbedienza: la rivoluzione oggi", ovvero precisa Marchi «Ancora rivoluzione, fortissimamente rivoluzione ma muovendo da tutt'altri presupposti rispetto al tema dello scorso anno. Se una tradizione nasce da una novità, una novità da dove nasce?». La risposta verrà data dagli ospiti presenti a questa edizione di Identità Milano, oltre a Cracco infatti saliranno sul palco tanti tra i maggiori protagonisti del settore nel nostro Paese e una selezione, più vasta che mai, di ospiti internazionali prestigiosi.

Prosegue Marchi: «La tradizione è un'innovazione riuscita e l'innovazione è una disobbedienza andata a buon fine. Chi disubbidisce sceglie di camminare su un filo teso nel vuoto, in equilibrio tra successo e fallimento sfidando le regole dominanti per liberarsene. Quello che è vero adesso, prima o poi non lo sarà più. In questo vale quello che si dice dei record, che sono fatti per essere battuti».

I relatori famosi

Sabato l'introduzione sarà di Davide Rampello, a seguire i primi ospiti italiani e internazionali: Enrico Bartolini, Heinz Beck e Norbert Niederkofler dall'Italia, Disfrutar-Oriol Castro, Eduard Xatruch e Mateu Casañas dalla Spagna, e ancora Malena Martinez dal Perù, Tomas Kalika dal Mishiguene di Buenos Aires, Mehmet Gürs, Cemre Torun e Maksut Askar dalla Turchia. Spazio ai giovani con Richard Abou Zaki e Pierpaolo Ferracuti.

Domenica si apre con un classico, la lezione di Cracco e Luca Sacchi, a seguire il primo ospite internazionale di giornata, il francese Bruno Verjus del Table a Parigi, poi Rasmus Munk dell'Alchemist di Copenhagen e René Frank da Berlino, tornando all'Italia Massimiliano Alajmo, Antonia Klugmann, Davide Oldani e Franco Pepe. Lunedì si chiude con Massimo Bottura in collegamento dagli Stati Uniti, poi Riccardo Camanini, le roi Alain Ducasse, Niko Romito, Chiara Pavan, Francesco Brutto e Davide Guidara, Corrado Assenza, Moreno Cedroni, Davide Caranchini e a chiudere Riccardo Monco e Alessandro Della Tommasina, di Enoteca Pinchiorri. Una edizione imperdibile.

Alberto Tonello