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Povegliano (Treviso)

Addio ad Antonio Carpenedo, l'inventore del formaggio «ubriaco»

Aveva 90 anni e rivoluzionò l'industria casearia con nuovi metodi di affinamento
Antonio Carpenedo, pioniere dell'industria casearia
Antonio Carpenedo, pioniere dell'industria casearia
Antonio Carpenedo, pioniere dell'industria casearia
Antonio Carpenedo, pioniere dell'industria casearia

È morto Antonio Carpenedo, 90 anni, il rivoluzionario del formaggio che ha inventato il «formaggio ubriaco».

A lui si deve un nuovo modo di pensare e vivere il mondo caseario, con lui è nata e si è consolidata la tecnica dell'affinamento. Il 1976 ha segnato l'anno della svolta quando, riprendendo una tecnica contadina iniziata per necessità durante la Grande Guerra, ha inventato il primo formaggio Ubriaco della storia, decidendo così di registrare il marchio Ubriaco inteso come metodo di affinamento e trasformazione gourmet dei formaggi, e di proprietà esclusiva dell'azienda di Camalò di Povegliano (Treviso). Da quel momento La Casearia Carpenedo è diventato il primo laboratorio di affinamento caseario riconosciuto in Italia.

Ha poi inventato il metodo Tuta (acronimo per Tempo, Umidità, Temperatura e Ambiente), una tecnica specifica che integra questi elementi essenziali per ottenere un prodotto di qualità superiore e con un gusto esclusivo. Antonio lascia la sua musa ispiratrice, la moglie Giuseppina, che lo ha accompagnato per oltre 50 e i figli Ernesto, Stefania e Alessandro che ora prendono le redini dell'azienda.

«La lungimiranza di Antonio Carpenedo aveva profonde radici nelle tradizioni contadine della nostra terra. Ma era figlia anche di una visione moderna che lo ha portato a impreziosire la produzione casearia che da sempre ha accompagnato la nostra gente valorizzando metodi, tecniche e conservazione, ottenendo così prodotti gourmet che hanno sfidato i mercati più esigenti e raffinati». Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ricorda Antonio Carpenedo. «Carpenedo è stato un grande testimone dell’imprenditoria agroalimentare trevigiana e veneta – conclude Zaia -. In questo momento di dolore, esprimo la mia vicinanza e le mie condoglianze alla moglie, ai figli e ai suoi collaboratori. A lui invio un pensiero».