<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Gastronomia

Maestri della cucina nel nome di Iginio: verso il traguardo la «legge Massari»

Il ministro dell'Agricoltura Lollobrigida offre al re dei pasticcieri la guida della commissione per i titoli
Il maestro Iginio Massari
Il maestro Iginio Massari
Il maestro Iginio Massari
Il maestro Iginio Massari

Maestri della cucina italiana nel nome di Iginio Massari, il re della pasticceria. Dal Sigep di Rimini (salone di settore) parte la fase finale dell'iter per l'approvazione del disegno di legge che istituisce la figura di «Maestro dell'arte della cucina italiana», che il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ha ribattezzato «legge Massari», in onore del maestro pasticciere che con lui ha partecipato a un'iniziativa di Ismea per la promozione della frutta a guscio.

«La chiamiamo "Legge Massari" proprio per riconoscerne a pieno titolo la paternità al Maestro - ha sottolineato il ministro Lollobrigida -. Offriamo a Iginio Massari la guida della commissione che sarà incaricata di giudicare tecnicamente la qualità dei Maestri meritevoli del riconoscimento di "Maestro dell'Arte della Cucina Italiana". A lui va il nostro ringraziamento per l'azione propulsiva e promozionale del cibo italiano nel mondo, di cui è un Ambasciatore senza pari. Proprio un anno fa avevamo preso un impegno con il Maestro Massari qui al Sigep di portare in Parlamento una norma che riconoscesse al Governo italiano la possibilità di dare un attestato ai nostri Maestri di cucina che fosse italiano, progetto ispirato proprio da Massari».

La svolta

Il provvedimento, che riconoscerà i mestieri di pasticcere, chef e artigiano del cibo al pari di quanto avviene già in altri Paesi, è approdato nei giorni scorsi alla Camera, dove lo stesso Lollobrigida ha spiegato che non comporterà alcun esborso rilevante da parte delle casse dello Stato, perché costerà in tutto 2mila euro l'anno per il conio delle medaglie, ma «ha un grande valore economico». Lo stesso titolo viene conferito, ad esempio in Francia ai grandi maestri della cucina.

«Questo provvedimento - ha spiegato il ministro - allinea l'Italia agli altri Paesi europei almeno per quanto riguarda riconoscimenti delle proprie eccellenze che comportano un grande valore economico». Massari, oltre ad essere il padre putativo della legge, avrà anche un ruolo nella scelta degli chef e degli artigiani che potranno fregiarsi di questo titolo. Il re dei pasticcieri, diventato noto anche al grande pubblico per le sue partecipazioni a programmi televisivi di cucina, ha partecipato con Lollobrigida ad un'iniziativa promossa da Ismea per la valorizzazione della frutta a guscio, largamente usata anche in pasticceria. «Noi - ha detto Massari - abbiamo dei prodotti con guscio che altri paesi non hanno come le nocciole del Piemonte o i pistacchi della Sicilia, che diventano qualcosa di meraviglioso quando si trasformano in prodotti di pasticceria».

Anna De Martino