Un altro trofeo va ad impreziosire la bacheca d'onore del ristorante La Peca di Lonigo. Dopo le due stelle Michelin e i berretti da cuoco ottenuti dalle più importanti guide di enogastronomia - e orgogliosamente conservati nel corso dei decenni - arriva ora il premio assegnato come miglior ristorante dell'anno della provincia di Vicenza dalla "Guida al mangiare e bere bene a Vicenza e in Veneto", pubblicazione edita dal nostro giornale e curata dal giornalista e gastronomo, Alberto Tonello.
Il riconoscimento assume un particolare valore se si considera la vastità del campione esaminato dai collaboratori della Guida, Massimo Michelon in testa, braccio destro del curatore e conosciuto su Instagram come massimoguidamichelon. Nelle sue 256 pagine con foto a colori, la pubblicazione raccoglie gli esiti della degustazione di ben 210 vini, assaggiati alla cieca e di 60 cantine diverse, ai quali si aggiunge la recensione di quasi 300 trattorie, ristoranti, pizzerie, bar, enoteche e birrerie visitate dagli esperti.
Nelle edicole, la "Guida al mangiare e bere bene a Vicenza e in Veneto" è già disponibile in tutte le edicole al prezzo speciale di 8,90 euro, più il costo del quotidiano. È inoltre in vendita in città alla libreria Galla 1882, all'inizio di corso Palladio, al civico 11.Il premio vinto da La Peca è il primo della lista delle 13 eccellenze vicentine premiate quest'anno che appaiono nelle prime pagine della Guida.
Sponsor del miglior ristorante 2022 è il Consorzio del Monte Veronese, una realtà lattiero-casearia a denominazione di origine protetta che raggruppa alcuni caseifici artigianali e qualche baita montana situate nella parte settentrionale della provincia di Verona, sconfinando però anche nell'alta valle del Chiampo. A consegnare la targa premio nelle mani di Nicola Portinari, chef e co-proprietario assieme al fratello Pierluigi del ristorante leoniceno, è stato il vicepresidente del Consorzio Giovanni Roncolato.
«È con soddisfazione e orgoglio che entriamo a far parte del club degli amici speciali de La Peca, una delle realtà più quotate della ristorazione nazionale - commenta Roncolato - noi della Val d'Alpone siamo gente di confine, proprio come i nostri amici leoniceni, e condividiamo l'appartenenza alle due provincie. L'antico adagio recita infatti che la gente della Lessinia meridionale ha un'anima berica in cuore scaligero. I nostri caseifici trattano esclusivamente materia prima di montagna e producono varie quantità di formaggio, dal fresco con latte intero, allo stagionato che può arrivare a raggiungere i quattro anni di età. Siamo una realtà di dimensioni ridotte, specie rispetto ad altri concorrenti, e ci stiamo affermando per l'esclusività del prodotto».
Assieme al premio, Roncolato ha consegnato ai vincitori una selezione di quattro tipi di formaggio che rappresentano una sintesi della gamma offerta dal Consorzio. «Un omaggio in più che aumenta il piacere di ricevere questo riconoscimento, particolarmente gradito perché arriva dopo una selezione così ampia e qualificata - afferma Nicola Portinari - siamo sulla piazza da talmente tanto tempo che possiamo considerare il privilegio concessoci dalla Guida edita dal Giornale di Vicenza come una sorta di premio alla carriera». .