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Novità Vip

Alessandro Borghese apre a Venezia. Scoppia la polemica sulla cacio e pepe a 28 euro

Lo chef Alessandro Borghese a Venezia
Lo chef Alessandro Borghese a Venezia
Lo chef Alessandro Borghese a Venezia
Lo chef Alessandro Borghese a Venezia

Se nel mondo della ristorazione a muoversi è un vip la polemica è sempre dietro l’angolo, se poi a farlo è una star dello spettacolo, conduttore di varie trasmissioni televisive di successo, allora apriti cielo. Non ha fatto eccezione, e non poteva essere altrimenti, la nuova avventura di Alessandro Borghese, che nei giorni scorsi ha aperto a Venezia “AB – Il lusso della semplicità”, a Ca’ Vendramin Calergi, storico palazzo del Cinquecento, di proprietà del Comune di Venezia e sede anche del Casinò. L’idea è nata alcuni anni fa, dopo l’acqua alta del novembre 2019, quando Borghese cucinò per una raccolta fondi di Confindustria. In quella occasione, grazie ad una chiacchiera con il sindaco Brugnaro, lo chef scoprì che il Comune voleva affittare una parte del palazzo del Casinò per aprire un ristorante. Borghese partecipò alla gara pubblica di idee e presentò subito un progetto che alla fine fu il prescelto.

IL RISTORANTE Il ristorante è elegante negli arredi, di stampo moderno, curato in ogni dettaglio, con complementi d’arte. Come per il ristorante milanese gli spazi interni sono adibiti a galleria d’Arte temporanea, in cui giovani artisti possono esporre le loro opere e gli ospiti sono circondati dalla bellezza da mattina a tarda notte. Grande importanza, per quanto riguarda le scelte architettoniche, è stata data ad elementi tipici della tradizione veneziana, mentre il design degli ambienti mantiene un “fil rouge” con il ristorante dello chef a Milano in zona CityLife. Borghese assicura che «cucinare è un atto d’amore, voglio trasmettere un’emozione, voglio compiacere chi viene a trovarmi, voglio far felici i miei ospiti. Il mio ristorante è uno spazio con un carattere estetico molto ricercato, personale. Il menu - spiega - cambierà spesso in base alla disponibilità e alla stagionalità della materia prima».

LA POLEMICA A questo punto però non poteva che scoppiare una polemica sui prezzi del menu e, pietra dello scandalo è stata presa la cacio e pepe a modo dello chef (piatto iconico di Borghese), venduta a 28 euro. E cosa mai ci sarebbe di scandaloso in un piatto cucinato da uno chef famoso, bravo, in un ristorante di lusso, a Venezia venduto a questo prezzo? A nostro avviso nulla, si tratta di una polemica pretestuosa e “acchiappa like”. Molto più saggio assaggiare l’offerta complessiva e poi esprimere un giudizio sul locale, magari considerando location, servizio e carta vini in maniera da poter avere una visione generale del locale. Semmai, se una riflessione va fatta è, leggendo il menu, l’assenza di un percorso degustazione che permetta di assaggiare qualche piatto in più, una scelta per certi aspetti controcorrente considerando che molti chef stellati adottano l’approccio diametralmente opposto, ovvero quello di presentare solamente menu degustazione, a cui semmai si possono aggiungere dei piatti aggiuntivi, ma non scegliere alla carta. Quello che va sottolineato in questo caso è che una cena completa in un elegante ristorante a Venezia, firmata da Alessandro Borghese a 120 euro, vini esclusi, è assolutamente in linea con il target del ristorante e dei locali analoghi gourmet.

 

Questo il menu alla carta

OSTRICHE E PESCE CRUDO
Dressing e Frutta Fresca al pezzo

  • Scampi 6
  • Ostriche 7
  • Gambero Rosso 8
  • Pesce del giorno leggermente marinato 6
  • Capasanta 6 1
  • Tagliatella di Seppia 6
  • Saltata di conchigliacei, datterini confitt e pane croccante 14

FRITTI

  • Fritto di paranza locale e gazpacho 15
  • Calamari fritti profumati con erbette aromatiche e limone, accompagnati da ponzu veneziana e mayonese al cumino nero 14
  • Palombo croccante e yogurt alla nipitella 12

A LA CARTE

  • Capasanta aumicata, insalata di cuore di bue, basilico e crema di cocco al coriandolo, quinoa bianca croccante 35
  • Uovo cremoso con spuma di patate, spinacini spadellati, crumble di pane e sarda fumé 33
  • Gallina in saor con datteri e chips di polenta 30
  • Picanha veneta con cappuccio scottato e jus di manzo 36
  • Diplomatica di Baccalà mantecato con spuma di cipolle all'agrodolce, nanziere al nero, verdure acidulate, chips di carasau e gelato tzatziki 30
  • “Cacio&Pepe” il mio Spaghettone Pasta Armando 28
  • Linguine Pasta Armando alla Busara di scampi con aglio nero e germogli di prezzemolo 35
  • Gnocchetti Pasta Fresca – il lusso della semplicità con granciporro, il suo corallo, bitter al sedano e anice 30
  • Risotto alle “bevarasse” con datterino confit, basilico e lime essiccato 28
  • Tagliolino con burro al limone, carpaccio di branzino aumicato e pane croccante alla maggiorana 32
  • Trancio di ombrina con crema di sedano rapa acidulato e pesca alla piastra 35
  • Anatra alla torba con insalatina di nocchio alle alghe e caramello salato all’arancia 40
  • Porchetta di Agnello con melanzana braciata al miso rosso, yogurt di capra e il suo fondo 40
  • Polpo alla brace glassato con salsa di aji amarillo, insalatina zucchine, fagiolini, albicocca e crescione 32
  • Anguilla in “Boreto” leggermente aumicata con polentina bianca morbida e cipollotto brasato 36
  • Finocchio all’anice aumicato, olive taggiasche, salsa all’arancia, quinoa croccante e insalatina di erbe amare 26

DESSERT

  • Mousse al cioccolato con inserto al mango e zaerano e gelato al rosmarino 18
  • Panna cotta alla fragola con caramello salato, crema inglese e crumble al pistacchio 16
  • Cheesecake 2.0 con cremoso di capra, coulis di lampone e meringa aumicata 16
  • Il nostro Tiramisù con savoiardi homemade 14
  • Anguria con feta greca, crumble alle mandorle e gelato allo yougurt e miele di barena 16
Alberto Tonello