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Tutti di corsa per ricordare i morti in Russia

I podisti pronti per percorrere la lunga marcia da NikolajewkaA sinistra ecco Alim Morozov, storico e scrittore russo
I podisti pronti per percorrere la lunga marcia da NikolajewkaA sinistra ecco Alim Morozov, storico e scrittore russo
I podisti pronti per percorrere la lunga marcia da NikolajewkaA sinistra ecco Alim Morozov, storico e scrittore russo
I podisti pronti per percorrere la lunga marcia da NikolajewkaA sinistra ecco Alim Morozov, storico e scrittore russo

Storici e podisti assieme per un’impresa da record. I primi visiteranno i luoghi dei combattimenti del 1942 e 1943 della cosiddetta “campagna di Russia”, mentre i secondi percorreranno gli oltre 2.700 chilometri della Ritirata di corsa, nell’ambito di una staffetta commemorativa che durerà una dozzina di giorni.

IL PROGETTO. Partiranno il primo agosto i partecipanti al progetto “Lungo la strada del ritorno - Staffetta commemorativa Russia-Italia per il 75esimo anniversario della Ritirata di Russia”, un’iniziativa unica nel suo genere, voluta e organizzata da due gruppi, che hanno messo insieme le forze per dar vita ad un’idea che, da formativa, diventerà anche sportiva, e viceversa. “Tracce di memoria” è un’associazione storico-culturale di Isola che vanta incontri, studi e pubblicazioni in particolare su temi legati alla Prima e alla Seconda guerra mondiale. Con Stefano Frugani, William Rabito e Diego Revelin, hanno coinvolto in quello che doveva essere un viaggio nei luoghi dei combattimenti, in cui persero la vita 90 mila italiani fra alpini, fanti, avieri, marinai, bersaglieri, carabinieri e militari del Genio, anche la freschezza e l’ardore sportivo di “Atletico Bastia” di Rovolon, un gruppo impegnato non solo nel podismo (dalle gare brevi di 5 chilometri fino alla maratona e all’ultramaratona di 100 chilometri), ma anche nella promozione dell’importanza dell’attività fisica. Questo progetto, per i podisti, è stato seguito da Cesare Ponso. Della logistica si occuperà Sergio Cozza.

75 ANNI DOPO. Nei primi mesi del 1918 saranno celebrati i 75 anni da una delle più grandi carneficine del popolo italiano. Per ricordarla, nel corso della spedizione sarà realizzato un documentario con lo storico Giovanni Periz. I partecipanti partiranno con una decina di camper e camion, portandosi tutto il necessario per il lungo viaggio (compresi docce, bagni, cucine), fermandosi anche a Budapest e a Kiev. Si tratterà di una delegazione, e non di una visita turistica; verranno incontrati politici delle varie cittadine interessate, a partire da Rossoch. Sono in programma infatti degli spostamenti lungo il fiume Don per le riprese del documentario.

LA STAFFETTA. L’obiettivo degli organizzatori «è percorrere la strada del ritorno in patria, sogno di tanti soldati - spiegano Frugani e Ponso - ma mai realizzato a causa della morte». Il desiderio dell’Italia è alla base della staffetta, una novità assoluta, che sarà compiuta da 16 podisti del gruppo di Rovolon. Partiranno il 7 agosto da Rossoch e, percorrendo di corsa più di 200 chilometri al giorno, il 19 sono attesi a Monte Berico. La staffetta viaggerà 24 ore su 24, e ciascun atleta dopo una decina di chilometri cederà il passo ad un altro podista. Il viaggio, con camper, assistenti in bicicletta e squadre di soccorso, toccherà mezza Europa per oltre 2.700 chilometri. «Siamo amatori, non professionisti, e ci stiamo preparando da tempo per riuscire nell’impresa, organizzata su turni di corsa e di riposo. È un modo diverso per commemorare i nostri caduti, per appassionare a queste tematiche chi non conosce queste vicende drammatiche e per ricordare chi, 75 anni fa, è riuscito a tornare “a baita”, come ha scritto Mario Rigoni Stern, a piedi».

Diego Neri