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GLI AGRUMI. Tra gennaio e febbraio si mangiano quelli migliori italiani

Agrumi d’inverno
È giunto il tempo
dei... mandarini

Qui sopra alcuni mandarini, sotto invece delle clementine
Qui sopra alcuni mandarini, sotto invece delle clementine
Qui sopra alcuni mandarini, sotto invece delle clementine
Qui sopra alcuni mandarini, sotto invece delle clementine

Ci siamo, gennaio è il mese ideale per consumare i migliori, quelli più buoni, succosi, dolci ma non troppo. Stiamo parlando di mandarini, mandaranci e clementine. È il mese in cui la qualità è migliore, perché la provenienza è italiana, siciliana perlopiù, nell’area del palermitano, ma anche calabrese e pugliese. Ci si può spingere sino a metà-fine febbraio con il tardivo di Ciaculli, comune palermitano, il suo gusto e il suo profumo sovrasta tutti. Delle tre specie il più antico è senz’altro il mandarino, che è considerato uno dei tre “originari”, da cui discendono gli altri agrumi (gli altri due sono il cedro e il pomelo). Tendenzialmente è ovaloide, più piccolino e con una presenza quasi costante di semi. Il mandarancio invece è un ibrido tra il mandarino e l’arancio dolce, è più grande, meno calorico del mandarino e anche meno profumato, di colore più acceso e più spesso con incroci senza semi. La clementina infine è l’incrocio di un mandarino con l’arancio amaro, è sempre senza semi, di colore più chiaro, meno profumata e calorica, contiene però più vitamina C. Tutti e tre i generi, in concentrazioni differenti, contengono vitamina C e A, vitamine del gruppo B e P, acido folico e minerali tra cui magnesio, potassio, calcio e ferro. Inoltre contengono il bromo, una sostanza che favorisce il rilassamento e il sonno. La buccia di mandarino è ricca di limonane, una sostanza antiossidante e sempre dalla buccia si ricava l’olio essenziale di mandarino, utilizzato contro la cellulite. È facilmente digeribile e, essendo ricco di fibre, aiuta il regolare funzionamento dell’intestino. È un buon alleato nella prevenzione delle malattie da raffreddamento e aiuta a proteggere capillari e ossa. Per quanto riguarda la conservazione, i frutti si possono persino congelare, per utilizzarli nella stagione calda. La fragranza e il gusto del mandarino lo rendono molto versatile, per la preparazione di dolci, marmellate, cocktail, liquori, insalate, oli essenziali e cosmetici naturali. •

Alberto Tonello