Il vino dolce è sempre un soave richiamo quando si parla di feste natalizie. Il passito per eccellenza della tradizione vicentina è il Torcolato, vino prodotto da uva Vespaiola, bacca autoctona che si trova nella zona Breganze Doc. Proprio qui dal Colle di Santa Lucia, su terreno vulcanico, nasce il Torcolato di Firmino Miotti 2017. Un passito elegante dal profumo inebriante, di grande struttura e intensità. È un nettare raro sia per la scarsa resa, sia per la cura tipicamente artigianale che richiede. Antica è l'arte di "appicciare l'uva all'aria": i grappoli ben maturi e ben scelti vengono appesi con degli spaghi, attorcigliati cioè "torcolati" alle travi di soffitte asciutte ed areate. A metà gennaio la "Prima del Torcolato" dà inizio alla spremitura comunitaria delle uve. Alla pigiatura segue la fermentazione del mosto, che può durare alcuni mesi e si arresta spontaneamente lasciando il vino ancora dolce. Rimane a riposare in vasche di acciaio per alcuni anni prima di venire imbottigliato.
Nel calice è giallo come l'oro. Tanti sono i richiami olfattivi di miele e frutta essicata e passita: albicocche, datteri, fichi secchi, uvetta sultanina e bucce di agrumi. Ci regala un sorso avvolgente dalla equilibrata acidità: la freschezza conferita dall'uva Vespaiola va a contrastare la dolcezza dell'appassimento.
ll Torcolato di Firmino Miotti 2017 è un vino da meditazione o da conversazione, ben si sposa anche ai formaggi erborinati o molto saporiti come l'Asiago Stravecchio. A fine pasto esalta la piccola pasticceria e i dolci secchi, ma in questo particolare periodo dell'anno incontra piacevolmente i panettoni artigianali di canditi all'albicocca, dai sentori olfattivi tipici. Sapori che si chiamano, profumi che si fondono.
Prezzo in enoteca 20 euro (bottiglia da 375 ml)