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L'anniversario

La storia dell'Amarone nelle 63 vendemmie della famiglia Tommasi

L'azienda veronese ha festeggiato i 120 anni di storia con un Amarone della Valpolicella Classico Docg 2017 in edizione limitata e con un'etichetta in porcellana bianca e scritte dorate

Un Amarone della Valpolicella Classico Docg 2017 in edizione limitata e con un'etichetta in porcellana bianca e scritte dorate e un packaging originale per un progetto unico ideato in collaborazione con la mantovana Seletti, azienda di punta del design italiano, che ha interpretato al meglio il mood di una data così importante per l'enologia veneta.

120 anni di storia

Così Tommasi ha celebrato il 120° anniversario dalla fondazione dell'azienda con sede a Pedemonte, nel veronese, che oggi conta otto tenute vitivinicole in sette regioni e strutture per l'accoglienza come Villa Quaranta Wine Hotel & SPA in Valpolicella, Albergo Mazzanti e Caffè Dante Bistrot a Verona oltre all'agriturismo Poggio al Tufo a Pitigliano, in Maremma. Completa il quadro, il progetto culturale e vitivinicolo De Buris e il recupero di Villa De Buris a cui è dedicato l'Amarone Classico doc Riserva. «Tutto è nato dal sogno del mio bisnonno, un contadino con una visione chiara che ha scommesso sulla Valpolicella Classica», ricorda Giancarlo Tommasi, direttore tecnico di Tommasi Family Estates.

Il mito dell'Amarone

«L'Amarone ha reso il nostro territorio uno dei più rinomati al mondo. Per questo», ha sottolineato Giancarlo Tommasi, «era doveroso da parte nostra rendere omaggio proprio a questo vino, la cui prima annata è stata nel 1959 e che grazie in particolare al lavoro della terza generazione e alla fiducia dei mercati, ci ha permesso di crescere, fare investimenti e ottenere riconoscimenti in tutto il mondo».

780 ettari vitati

Quella che oggi si chiama Tommasi Family Estates conta complessivamente 780 ettari coltivati a vigneto e annuncia progetti per l'ampliamento o il rinnovo delle strutture, con la tenuta nel territorio dell'Etna pronta per il prossimo anno. «L'impegno è di non fermarci, sempre all'insegna dell'eccellenza», dichiara Pierangelo Tommasi. «Abbiamo investito in territori di pregio del mondo vitivinicolo italiano. Progetti a lungo termine che testimoniano il nostro impegno nel costruire un futuro per le prossime generazioni. Questo è l'approccio contadino concreto e lungimirante», rivendica Pierangelo Tommasi, «che ci ha sempre contraddistinto».

Export all'85%

E, in un momento storico complesso, dove non mancano le difficoltà, prospetta una crescita sana e resiliente. Tommasi family Estates esporta l'85% delle proprie bottiglie all'estero ed è presente in 70 mercati in cinque continenti. Nord America ed Europa costituiscono la maggioranza, con Asia e Oceania in crescita.Per Tommasi Family Estates Ho. Re.Ca . e Retail hanno la stessa incidenza e ciascuno rappresenta circa 50% del business aziendale .

Alberto Tonello