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LA BOTTIGLIA

Dal terreno “vegro” della Fattoria un Tai Rosso intenso

Sono le mani ad effettuare con cura la vendemmia, mani che si occupano della terra, mani ruvide, ma al contempo tanto gentili da cullare i nuovi germogli. Proprio dalle mani artigiane di Domenico Chiesa nascono le etichette dei vini della cantina Fattoria le Vegre di Arcugnano, attiva sin dai primi anni ’60 quando produceva vino da un solo ettaro di vigneto. Il terreno in questa zona è “vegro” come si dice da queste parti, cioè scarno, fatto di pietra e faticoso da lavorare, ma anche discretamente fertile e friabile, ereditiero di una mineralità antica di fossili e sedimenti marini. Un suolo argilloso molto predisposto alla coltivazione di uve rosse tra cui questo Tai Rosso 2017 (il 2018 e il 2019 non sono stati prodotti per condizioni avverse), simbolo dei Colli Berici. Fratello del cannonau sardo, del gamay del Trasimeno o della grenache francese e la garnacha spagnola, è un’uva dai tanti volti e dalle sfumature più varie che si esprime in questa bottiglia mostrando un carattere forte e sicuro. Di colore rosso rubino intenso, all’olfatto si schiude lentamente a ricordi intensi di viola appassita. Si fanno spazio leggere note speziate tipiche del vitigno. Cannella, pepe bianco e cardamomo trovano complicità in un frutto intenso di ciliegia matura e di ribes selvatico. Il sorso molto caldo e morbido sposa importanti tannini e freschezza. Il più facile abbinamento è senza dubbio un formaggio di pari struttura, chilometrozero, come lo "Stravecchio" prodotto da "La Capreria" di Montegalda (produzione casearia artigianale biologica), una bomba di sapore a bilanciare la pienezza del vino. Prezzo in enoteca 9 euro.