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I padroni muoiono a Mariupol, la cagnolina salvata e riconsegnata a Milano alla figlia della coppia

La storia della cagnolina ucraina rimasta senza acqua e cibo per 50 giorni e riabbracciata da Iulia che lavora in Italia grazie all'Enpa
La cagnolina portata in Italia dall'Enpa
La cagnolina portata in Italia dall'Enpa
La cagnolina portata in Italia dall'Enpa
La cagnolina portata in Italia dall'Enpa

Una cagnolina ucraina di Mariupol, Marta, rimasta orfana dei padroni, morti per la guerra, è stata soccorsa e portata in Italia dalla ong animalista Enpa (Ente nazionale protezione animali). Lo rende noto la stessa Enpa con un comunicato.

La storia della cagnolina Marta, orfana dei padroni morti in Ucraina

Marta è una cagnolina di taglia media, nera e marrone. Viveva a Mariupol con la sua famiglia, Lidia e Leonid. A marzo dell'anno scorso Leonid muore sotto i bombardamenti russi. Lidia rimane con Marta, ma è malata. Non vedendo tornare Leonid, smette di mangiare e muore anche lei, due settimane dopo il marito.

La cagnetta rimasta senza cibo e acqua per 50 giorni

Mariupol è sotto le bombe, nessuno si accorge che Marta è rimasta sola, chiusa in un piccolo patio sul retro della casa. Rimane lì per 50 giorni, senza acqua corrente e senza cibo, fino a quando dei vicini di casa la notano e la recuperano. Probabilmente è riuscita a bere grazie alla presenza di neve e ghiaccio. I vicini si prendono cura di lei, ma ben presto anche loro sono costretti ad lasciare Mariupol, e liberano Marta in strada.

Salvata dai vicini che contattano la figlia della coppia morta sotto le bombe

La cagnolina aspetta ogni giorno fuori dal cancello di casa sua, nella speranza che la sua famiglia torni a prenderla. Altri vicini la vedono, le danno da mangiare e contattano la figlia di Lidia e Leonid, Iuliia, che vive e lavora in Italia. Iulia, che ha perso la madre e il padre nel giro di due settimane, senza poterli rivedere, salutare o seppellire, vuole a tutti costi riunirsi con Marta. Per questo chiama l'Ente Nazionale Protezione Animali.

Portata in Italia grazie all'Enpa, il cane riabbracciata da Iulia

Mariupol nel frattempo è stata occupata dai russi, nessuno può entrare o uscire. Attraverso una rete di volontari del posto, con cui Enpa è in contatto dall'inizio della guerra, la ong riesce a far uscire Marta dalla zona occupata. Passando per la Georgia e la Turchia, dopo 7 giorni di viaggio Marta arriva a Varsavia, da dove raggiunge Milano. Iuliia riabbraccia fra le lacrime la cagnolina, che è tutto quello che resta della sua famiglia. 

«Per Iuliia, Marta è famiglia, speranza, ricordo e amore»

«Questa storia - afferma Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa - è entrata fin dal primo momento nel nostro cuore. Per Iuliia, Marta è famiglia, speranza, ricordo e amore. Riportarla a casa è stato subito prioritario e nonostante tutte le difficoltà che abbiamo incontrato non ci siamo arresi. Gli animali domestici sono sempre famiglia e la loro presenza è ancora più importante e di conforto nei momenti di difficoltà. Sin dalle prime ore del conflitto in Ucraina ci siamo attivati per creare una task force che raccogliesse alimenti, medicinali e generi di necessità da portare oltre al confine, e al tempo stesso, delle strutture Enpa che potessero accogliere le creature portate in salvo in Italia. Abbiamo raccolto e donato 173 tonnellate di aiuti per animali e persone e salvato 142 tra cani e gatti».

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