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LA CELEBRAZIONE

Oggi è la giornata internazionale del gatto: la storia e le curiosità dell'elegante felino

Si stima ci siano 600 milioni di gatti al mondo, 7 milioni solo in Italia
Gatti, foto da Internazionale
Gatti, foto da Internazionale
Gatti, foto da Internazionale
Gatti, foto da Internazionale

Una Giornata mondiale per celebrare i nostri amici felini: oggi 8 agosto si celebra agosto si celebra l’International Cat Day, istituita nel 2002 dall'International fund for animal welfare con l'obiettivo di "sensibilizzare l'opinione pubblica sui gatti bisognosi in tutto il mondo e sulla loro corretta cura in casa". Uno degli animali più eleganti che esistono, al gatto sono dedicate più giornate di festa: in Italia, per esempio (ma anche in molti altri Paesi europei) si festeggiano i felini anche il 17 febbraio. Si stima ci siano 600 milioni di gatti al mondo, 7 milioni solo in Italia.

Non un giorno a caso (o quasi)

La decisione di festeggiare i gatti il 17 febbraio è venuta a seguito di un sondaggio proposto dalla rivista specializzata ‘Tuttogatto’. La scelta è ricaduta su febbraio, da sempre mese dei gatti e delle streghe, e legato al segno dell'Acquario, tipico degli spiriti indipendenti e sognatori. Mentre per quanto riguarda il giorno (appunto il 17) si riferisce alla vecchia superstizione per cui i gatti neri sarebbero portatori di sfortuna. Ma, per i felini dal manto nero, esiste anche una Giornata del Gatto Nero, che cade il 17 novembre. E non solo: nel Medioevo a causa dell'adorazione di cui era stato l'oggetto in passato da parte dei pagani furono demonizzati,. Nella notte di San Giovanni, nelle piazze, venivano bruciati vivi centinaia di gatti rinchiusi in ceste assieme alle donne accusate di stregoneria. Le differenti epidemie di peste, dovute alla proliferazione dei ratti, potrebbero essere una conseguenza della diminuzione del numero dei gatti. 

Un animale sacro

La prima testimonianza risalirebbe agli antichi Egizi che adoravano i gatti come dèi. Mafdet è stata la prima divinità felina protettrice contro serpenti, scorpioni ma soprattutto spiriti maligni durante la prima dinastia dei faraoni. Il gatto era sacro al Sole e a Osiride mentre la gatta alla Luna e a Iside. Gli Egizi veneravano Bastet, una divinità con corpo di donna e testa di gatta, e in suo onore è stato costruito un tempio. Bastet era figlia di Iside e sorella di Horus. Era una dea molto potente collegata a Ra ed era simbolo della vita, della fecondità e della maturità. Nel tempo a lei dedicato i gatti vagavano liberamente e i fedeli li osservavano e studiavano il loro comportamento per trarne consigli e presagi della dea. Inoltre i gatti avevano il compito di condurre gli uomini al momento della morte nell’aldilà. A Cipro venne rinvenuta una tomba di un felino risalente a 9.500 anni prima di Cristo che lo rende il primo gatto addomesticato della storia.

Ma non solo Egitto

I gatti sono diventati popolari ovunque. Greci e Romani li usavano per disinfestare gli ambienti. In Oriente, nell’antichità, questi animali erano ad appannaggio di persone ricche e facoltose  Poi su di loro caddero cupi sospetti: motivo per cui all’epoca vennero uccisi migliaia di animali in strada e nelle case. In America venivano imbarcati a frotte sulle navi dei coloni per ridurre al minimo i parassiti e le malattie. E nel 1963 il micio Félicette, più noto come astrogatto, venne scelto per andare nello spazio.

Curiosità

Maometto venne salvato da un morso di serpente da una gatta soriana, Muezza, che poi venne adottata e amata dal Profeta e, secondo la leggenda, regalò ai felini la capacità di cadere sempre su quattro zampe oltre alla presunta facoltà di poter osservare contemporaneamente il mondo terreno e la dimensione ultraterrena. Nei Paesi di cultura araba il gatto è l'unico animale al quale è permesso di passeggiare liberamente nelle moschee. Il cardinale Richelieu riservava ai gatti addirittura alcuni luminosi locali del suo appartamento e quando morì, nel 1642, lasciò nel testamento del denaro perché i suoi beniamini potessero continuare a vivere in dignità.

L'isola, anzi le isole. dei gatti

Aoshima è un'isola situata nel Mare interno di Seto, che fa parte della Prefettura di Ehime a breve distanza dall'isola dell'arcipelago giapponese di Shikoku. È conosciuta come "Isola dei gatti" per la grande colonia felina presente, il cui numero è circa 10 volte superiore a quello dei residenti e che attualmente attrae visitatori e turisti. Tantissime sono le colonie feline anche in Italia: tra le più popolose quelle di Roma e di Napoli. Anche l'isola di Cipro è colonizzata da migliaia di felini, ma purtroppo il Covid ne ha uccisi circa 300mila.

 

Redazione web

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