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La storia

La rarissima cicogna nera ha preso casa a Sandrigo

Il primo a notarla è stato Ettore Cappozzo, elettricista di 23 anni: «L'ho vista per la prima volta vicino al Tesina. L'hanno riconosciuta gli esperti di Alveare. È rimasta per oltre un mese»
Una cicogna nera ha fatto tappa a Sandrigo negli ultimi mesi. Qui un esemplare insieme ad un'altra cicogna bianca (FOTO DINO PIANEZZOLA)
Una cicogna nera ha fatto tappa a Sandrigo negli ultimi mesi. Qui un esemplare insieme ad un'altra cicogna bianca (FOTO DINO PIANEZZOLA)
Una cicogna nera ha fatto tappa a Sandrigo negli ultimi mesi. Qui un esemplare insieme ad un'altra cicogna bianca (FOTO DINO PIANEZZOLA)
Una cicogna nera ha fatto tappa a Sandrigo negli ultimi mesi. Qui un esemplare insieme ad un'altra cicogna bianca (FOTO DINO PIANEZZOLA)

«Le cicogne bianche da almeno quattro anni sono tornate a riprodursi a Camazzole di Carmignano sul Brenta. Lo sono dopo 150 anni dalla loro scomparsa. E lì sono nati anche quattro piccoli. Questo perché il nido è stato messo in sicurezza», spiega Dino Pianezzola, fotografo naturalista ed esperto di cicogne dell'associazione Alveare che opera, in collaborazione con la Provincia, in aiuto degli animali selvatici. «Questi esemplari arrivano da lontano: a fine febbraio passano lo stretto di Gibilterra e si avvicinano alle aree di nidificazione. In primavera nascono i piccoli. E prima che arrivi la brutta stagione ritornano a solcare i cieli».

È costante l'attenzione agli avvistamenti di esemplari che poi, grazie agli anelli alle zampe, vengono identificati e aiutati come è successo nel caso di Cartigliano. Proprio grazie a questa rete di appassionati ed esperti, ecco che all'evento eccezionale se ne aggiunge un altro: la rarissima cicogna nera che ha fatto tappa nel Vicentino, a Sandrigo. A darne conferma è Renzo Rizzi, portavoce di Alveare, che è stato contattato per capire come riuscire ad aiutare l'esemplare.

La cicogna nera avvistata a Sandrigo e fotografata da Ettore Cappozzo
La cicogna nera avvistata a Sandrigo e fotografata da Ettore Cappozzo

A raccontare e a seguire a distanza la cicogna nera è Ettore Cappozzo, elettricista di 23 anni. «L'ho vista per la prima volta in piena estate. Ero nei terreni di famiglia quando ho notato questo uccello. Ricordava una cicogna, ma i colori erano diversi: nera col becco e le zampe rosse. Mi sembrava ferita: non piegava bene un'ala. Tramite un'amica sono arrivato all'associazione Alveare. Con loro abbiamo deciso di tenerla monitorata. Non si faceva avvicinare: spiccava il volo, magari anche solo per 100 metri. Ma questo ci ha rassicurato. È rimasta vicino al Tesina per un mese. Poi da fine settembre non l'ho più vista. Spero abbia riacquistato le forze per completare il suo viaggio e che non sia rimasta vittima di qualche bracconiere».

Pianezzolo spiega: «È in corso in Bassa Sassonia una ricognizione di questi rari esemplari. Lì una cicogna bianca maschio ha nidificato con una femmina nera: a primavera e hanno avuto i piccoli. Ma c'è disaccordo perché hanno istinti diversi sulla costruzione del nido e sulla gestione della prole: mentre la cicogna bianca porta al nido topi e insetti quella nera i pesci».

Foto Dino Pianezzola
Foto Dino Pianezzola

Cristina Giacomuzzo

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