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La storia

L'upupa investita dall'auto. Cure, insetti e il test di volo prima del ritorno in libertà / VIDEO

La paziente pennuta era bloccata dal dolore ma la volontaria di Alveare l'ha nutrita con la pinzetta per giorni
Un esemplare di upupa (Foto Dino Pianezzola)
Un esemplare di upupa (Foto Dino Pianezzola)
Un esemplare di upupa (Foto Dino Pianezzola)
Un esemplare di upupa (Foto Dino Pianezzola)

Era data quasi per spacciata quella giovane upupa trovata sull'asfalto lo scorso 10 giugno, vicino alla chiesa di Grancona, in provincia di Vicenza. Era finita investita da un'auto. Fortuna ha voluto che fosse recuperata. È stato subito allertato "il pronto soccorso degli animali selvatici" e ha risposto l'associazione Alveare, che da anni collabora con la Provincia di Vicenza per la gestione della fauna selvatica in difficoltà. In un video pubblicato sulla pagina Facebook dell'associazione, che è stato simpaticamente montato da Mary Colantoni, si ripercorrono le tappe della guarigione quasi miracolosa. Sì, perché quel giovane esemplare di upupa se ne stava immobile, in preda a chissà quali dolori, e nulla faceva prevedere ad un lieto fine. E invece.

Associazione Alveare, il salvataggio dell'upupa

Ma partiamo dall'inizio. Quando si ha notizia di un animale ferito Alveare attiva la rete di volontari. In questo caso si trattava di un uccello migratore, peraltro uno dei più spettacolari, preso a simbolo della Lipu (Lega italiana protezione uccelli). Fin dalle prime immagini, l'upupa appare provata. L'ha presa in carico una volontaria di Alveare che l'ha accudita per giorni. Prima, ovviamente, il passaggio dal veterinario che ha stabilito una terapia. Dal giorno successivo qualche miglioramento. Ma è presto per cantare vittoria. Nei giorni a seguire si riscontrano graduali lievi recuperi. La paziente piumata è stata fin da subito alimentata con la pinzetta, insetto dopo insetto, bloccata com'era dal dolore. Nel giro di qualche giorno poi è tornata autonoma. E nel video si vede l'upupa che, messa davanti ad una ciotolina con dei lombrichi, inizia a mangiarli. Ma ancora non si muove facilmente. Qualche giorno ancora ed ecco che inizia a saltellare.

Foto Dino Pianezzola
Foto Dino Pianezzola

«Per assicuraci che si alimentasse e si muovesse correttamente abbiamo installato nella scatola dove era alloggiata una foto trappola per riprendere i suoi comportamenti», spiegano da Alveare. Nel video si vedono i progressi. E si arriva così alla prova di volo per accertarsi del totale recupero. L'upupa è stata trasferita in una grande voliera. Lì, l'esemplare ha mostrato di aver ripreso le forze. La conferma che i volontari aspettavano per poterla liberare.

Cristina Giacomuzzo

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