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Animali selvatici

Dai parrocchetti allo sciacallo dorato: anche nel Vicentino sbarcano le specie “aliene”

In aumento le segnalazioni di animali che sono stati introdotti in altre aree rispetto al loro ambiente naturale, uno degli effetti del cambiamento climatico
Parrocchetti dal collare: colonia “veneta” immortalata nel Padovano (Foto gentilmente concessa da Sandra Rossin)
Parrocchetti dal collare: colonia “veneta” immortalata nel Padovano (Foto gentilmente concessa da Sandra Rossin)
Parrocchetti dal collare: colonia “veneta” immortalata nel Padovano (Foto gentilmente concessa da Sandra Rossin)
Parrocchetti dal collare: colonia “veneta” immortalata nel Padovano (Foto gentilmente concessa da Sandra Rossin)

Toh, guarda chi si vede. Un pappagallo. Ma è libero. Di più. È insieme ad un gruppo di pappagalli. Solo che non siamo in qualche luogo esotico, ma nel cuore della Pianura Padana dove di solito a svolazzare liberi sono i colombi. Qui non si vedono pappagalli verdi in giro completamente a loro agio appollaiati sui rami degli alberi. Eppure eccoli lì, a Montagna per la precisione. Il primo avvistamento risale a qualche mese fa. Ma, in realtà, è un crescendo di segnalazioni. Colonie di Parrocchetti dal collare nel giro di poco sono state segnalate anche al parco Roncajette a Padova e anche in altre aree urbane del Veneto. Persino in centro a Vicenza.

La conferma arriva da Alveare, l’associazione che conta più di una cinquantina di volontari, che opera da anni in prima linea per salvare la fauna selvatica ferita. «A onor del vero - segnalano i responsabili dell’ente - quei parrocchetti non erano per nulla in difficoltà. Sono riusciti ad adattarsi al nuovo habitat e a riprodursi realizzando una vera e propria famiglia. Una sorta di miracolo se pensiamo a come possa essere successo. I primi esemplari, liberati o fuggiti dalla gabbia, devono essersi trovati davvero spaesati anche solo per trovare il cibo. Probabilmente più di qualcuno sarà anche morto. I sopravvissuti hanno dovuto far affidamento al loro istinto per nutrirsi: di certo non c’erano i semi pronti sul piattino come in gabbia. E hanno dovuto ingegnarsi per trovare riparo per la notte e poi per riprodursi. In pratica, sono riusciti ad adattarsi».

Il clima cambia, il pappagallo si adatta

I Parrocchetti, importati a fini ornamentali dall’Africa e dall’Asia, fino a ieri  si pensava fossero incapaci di sopravvivere fuori dalla gabbia. Invece  hanno saputo resistere anche all’inverno, sempre più mite a causa del cambiamento climatico, e riprodursi diventando di fatto uno specie aliena, cioè animali che sono stati introdotti in altre aree rispetto al loro ambiente naturale.

«Al momento non ci sono dati certi in Italia e quindi non si possono trarre conclusioni definitive – dicono gli esperti -. Da quanto si conosce sembrano competere con successo con le specie autoctone per i luoghi di nidificazione e per le risorse alimentari. A Siviglia, però, i parrocchetti dal collare stanno mettendo a rischio una rara specie di pipistrello locale. E qui nella nostra pianura padana? Presto per dirlo».

Lo Sciacallo dorato

Ma c’è un altro “alieno” che avanza. Anche lo Sciacallo dorato è una specie non originaria delle nostre montagne, ma sta facendo il suo ingresso cercando di trovare casa qui. A darne ufficialmente notizia è la Polizia provinciale di Vicenza: «Un esemplare di Sciacallo dorato è stato visto lo scorso 20 dicembre in una zona boscosa alle pendici vicentine del Monte Grappa, nel Comune di Romano D’Ezzelino. È stato ripreso da una foto trappola installata nell’ambito del programma di censimento e monitoraggio della fauna selvatica. Non solo.

Lo Sciacallo dorato è stato avvistato dalla Polizia Provinciale di Vicenza
Lo Sciacallo dorato è stato avvistato dalla Polizia Provinciale di Vicenza

Appena qualche giorno fa un’altra segnalazione, stavolta nell’Altopiano di Asiago. Potrebbe essere lo stesso esemplare, un giovane maschio in dispersione, o potrebbero essere due. Questo al momento è difficile stabilirlo con certezza visto che sono animali in grado di percorrere anche lunghe distanze in poco tempo. In ogni caso, si tratta di una segnalazione sicuramente importante. Per il momento non esistono ancora prove di presenza nel Vicentino di gruppi familiari di sciacalli, di norma composti da 3-7 individui e che possono occupare un territorio di 300-500 ettari. Ma tutto fa pensare che sia solo questione di tempo. È di certo una specie che colonizzerà il nostro territorio».

Gli altri alieni: dal granchio allo scoiattolo

In Italia le specie aliene sono più di 3.000, di cui circa il 15% invasive, con un aumento del 96% negli ultimi 30 anni. E in Veneto? C’è lo scoiattolo grigio che è stato importato dal Nord America come animale ornamentale e da compagnia. Ma anche il gambero rosso della Lousiana o la Testuggine palustre americana, nativa del Mississipi, di bell’aspetto, venduta come tartarughina da compagnia. Poi la Rana Toro Americana: anfibio dell’America Settentrionale: importata per scopi alimentari.

Scoiattolo grigio in un bel primo piano
Scoiattolo grigio in un bel primo piano

Nell’Alto Adriatico si sta verificando l’esplosione di due specie: il granchio blu, che sta decimando i banchi di vongole, e la noce di mare, una specie di medusa che si nutre di uova e larve di pesci. Entrambi, come noto, stanno provocando danni agli ecosistemi e alle economie delle zone costiere.

Cristina Giacomuzzo

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