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Il punto stampa

Covid, Zaia: «Curva in calo da alcuni giorni. L'ordinanza regionale decade il 24 dicembre»

Zaia punto stampa 19 dicembre

«Una direzione calante delle curve da qualche giorno c’è. Se non c’è una repentina inversione di tendenza, le curve in calo si vedono». Lo ha detto il governatore Luca Zaia, facendo il punto sulla situazione del Covid in Veneto.
Zaia ha riferito che «anche Verona, dove c’è una situazione di forte pressione, ci sono letti che si liberano nei reparti di malattie infettive, ha posti, anche se limitati, nelle terapie intensive». Secondo Zaia è comunque un quadro generale «a cu bisogna guardare con prudenza. I dati sul contagi anche all’estero si stanno rialzando».

DECRETO.  «Fino al 23 dicembre, ore 24, in Veneto è valida la nostra ordinanza, la cosiddetta zona arancione ’light’, con la chiusura dei confini comunali dalle 14. Poi dal 24/12 decadono gli effetti, perché entra in vigore il provvedimento del Governo». Lo ha detto il presidente Luca Zaia, chiarendo le modalità di armonizzazione della norma restrittiva regionale, entrata in vigore oggi - aveva valenza sino al 6 gennaio - e il Decreto di Natale. «Abbiamo sempre detto - ha aggiunto - che se le misure nazionali fossero state più blande restava la nostra ordinanza. Ora, dal punto di vista gerarchico, decade invece dal 24».

RISTORI.  «Questo decreto esce da una indicazione del CTS che mi risulta avesse chiesto misure più restrittive. Noi come governatori ne abbiamo discusso e se devo esprimere un giudizio lo esprimo sui ristori che sono un tema fondamentale. Se non ci sono è un grosso guaio». «Il Governo ha deciso di fare questo provvedimento, lo ha presentato ed è stato approvato come decreto apprendendo che ci saranno 645 milioni di euro di ristori - ha proseguito Zaia -. Dovremo vigilare perché il presupposto per le misure è che i lavoratori siano ristorati. Ho sempre parlato di modello tedesco dando una percentuale sul fatturato. Ho seguito la diretta Facebook di Conte e ho sentito che si è impegnato con il nuovo bilancio a provvedere ai ristori» ha concluso il presidente della Regione Veneto.

SCUOLA. «Tutti tifiamo per le riaperture della scuola. Ma ci sono due aspetti da considerare: quanto aprire e il momento. Bisognerà valutare la situazione epidemiologica di gennaio. In tre settimane possono cambiare tante cose». 

 

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