<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
La ricerca

Coronavirus, in Veneto tre positivi ogni mille abitanti

Tamponi in Fiera a Vicenza (Colorfoto)
Tamponi in Fiera a Vicenza (Colorfoto)
Tamponi in Fiera a Vicenza (Colorfoto)
Tamponi in Fiera a Vicenza (Colorfoto)

Tre positivi ogni mille abitanti. Cioè lo 0,30 per cento. Ecco il risultato alla domanda: quanto presente è il Covid in Veneto rispetto alla popolazione in generale, cioè commessi, clienti dei supermercati, dipendenti comunali e volontari? Sì, perché fino ad oggi le percentuali note riguardavano una particolare fetta di veneti: quelli venuti a contatto con un positivo. E lì, come noto, i numeri sono cambiati in base al periodo - dal 4% di questi giorni di bassa incidenza, all'8% registrato a novembre - e ovviamente dal numero di tamponi, rapidi o molecolari, eseguiti. La stima è contenuta in una ricerca coordinata da Vincenzo Baldo, ordinario di Igiene e Medicina preventiva all’Università di Padova, che ha condotto uno Studio di prevalenza di positività nella popolazione generale, con la collaborazione dell’Ateneo di Verona, Guardia di Finanza e Croce Rossa. 

 

Lo studio è stato svolto effettuando un tampone rapido - test di terza generazione - in 12 sedi diverse della regione nel periodo dall’8 al 27 gennaio scorsi, quando il Veneto si trovava in zona «arancione». A sottoporsi al test sono state 4.678 persone, di cui 4.619 (il 98,7%) cittadini residenti. L’età media del campione è di 47,2 anni (da 1 a 104 anni). Lo scopo era verificare quale potesse essere l’incidenza del virus nella popolazione mai venuta a contatto con il sistema di prevenzione, ossia che non aveva mai fatto un tampone, non aveva avuto - o saputo di avere - contatti con persone positive.

 

Nel campione testato sono stati individuati 14 soggetti positivi, età media di 43,6 anni, pari allo 0,30%; una media che va dallo 0% riscontrato nella provincia di Venezia fino all’1,65% di Belluno. Tutti erano paucisintomatici o asintomatici, e sono stati segnalati all’Ulss di residenza per l’isolamento domiciliare. La maggior prevalenza è stata individuata tra i clienti della grande distribuzione, familiari o altre categorie (0,58%), addetti alla Gdo (0,19%) volontari della Croce rossa (0,20%), dipendenti comunali (0,11%), e nessuno tra i militari della Gdf. Il 28% dei soggetti si è vaccinato contro l’influenza, mentre l’84% si vaccinerebbe contro il Covid. Dei contrari al vaccino anti-Covid, i positivi erano lo 0,61% contro lo 0,28% dei favorevoli. 

Suggerimenti