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Guerra in Ucraina

Morti la donna incinta della foto simbolo dell'ospedale di Mariupol e il suo bambino

Donna incinta portata via dall'ospedale di Mariupol dopo l'attacco del 9 marzo in un frame tratto dal Tg1 del 14 marzo (Ansa)
Donna incinta portata via dall'ospedale di Mariupol dopo l'attacco del 9 marzo in un frame tratto dal Tg1 del 14 marzo (Ansa)
Donna incinta portata via dall'ospedale di Mariupol dopo l'attacco del 9 marzo in un frame tratto dal Tg1 del 14 marzo (Ansa)
Donna incinta portata via dall'ospedale di Mariupol dopo l'attacco del 9 marzo in un frame tratto dal Tg1 del 14 marzo (Ansa)

La donna incinta che era stata fotografata mentre veniva evacuata da un ospedale pediatrico bombardato nella città ucraina di Mariupol è morta insieme al suo bambino. Lo riferiscono i media internazionali. La donna era stata trasportata d’urgenza in un altro ospedale dopo l’attacco russo la scorsa settimana ed era stata fotografata, distesa su una barella, mentre si teneva con le mani il grembo insanguinato. La foto fece il giro del mondo in pochi minuti. Nonostante il rapido intervento, i medici non sono riusciti a salvare né lei, né il bimbo.

 

 

Intanto sale a oltre 2.500 dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina il bilancio delle vittime dei bombardamenti russi nella città meridionale di Mariupol. Lo riferisce il consigliere della presidenza di Kiev Oleksiy Arestovych, secondo quanto riportano i media internazionali. «Oltre 2.500 persone sono state uccise, secondo i rapporti ufficilali delle autorità cittadine. E questa è una catastrofe alla quale il mondo non ha dato il giusto peso», ha detto Arestovych.

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