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La guerra in Ucraina

Terzo round di colloqui, Kiev: «Piccoli passi avanti sui corridoi umanitari». Mosca mette l'Italia nella lista dei Paesi ostili

Ucraina: al via il terzo round dei colloqui (Foto Ansa)
Ucraina: al via il terzo round dei colloqui (Foto Ansa)
Guerra in Ucraina

ORE 20 TERMINATI I COLLOQUI. Si è concluso il terzo round di colloqui tra Russia e Ucraina. Lo ha annunciato l’ambasciata di Mosca in Bielorussia, citata dalla Tass. «Il terzo round dei negoziati è finito. Ci sono piccoli sviluppi positivi nel miglioramento della logistica per i corridoi umanitari». Lo ha annunciato su Twitter il consigliere di Zelensky, Mykhailo Podolyak. «Intense consultazioni sono proseguite sul blocco politico di base delle regole, oltre che su un cessate il fuoco e sulle garanzie di sicurezza», ha aggiunto Podolyak.

«Le nostre aspettative non sono state soddisfatte», ma «i negoziati continueranno», ha da parte sua dichiarato il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, citato dalla Tass. «Non ci illudiamo di ottenere risultati definitivi nel prossimo round di colloqui, è un lavoro difficile», ha aggiunto Leonid Slutksy, altro negoziatore russo, citato a Interfax.

 

ORE 18.30 I COLLOQUI NON FERMANO LE BOMBE A KIEV. Mentre è in corso in Bielorussia nella foresta di Belovezhskaya Pushcha, il terzo giro di colloqui tra le delegazioni russa e ucraina, il conflitto non si ferma. I carri armati sovietici procedono verso Kiev, come denuncia un video trasmesso dalla Cnn e almeno 13 persone sono morte nel bombardamento contro un panificio a ovest di Kiev.

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Intanto la protesta contro il conflitto assume forme diverse. Se nelle piazze di molte città russe si moltiplicano le manifestazioni, con migliaia di arresti «in numero impressionante» come sottolinea il ministro Di Maio che parla di 15mila in carcere, a Dublino un camion si è schiantato contro i cancelli dell’ambasciata russa e un uomo è stato arrestato. La sede diplomatica è stata teatro di proteste nei giorni scorsi. L’italiano Jacopo Tissi, primo ballerino del Bolshoi lascia il teatro di Mosca: «nessuna guerra può essere giustificata» scrive su Instagram. Anche Deloitte annuncia di aver estromesso Russia e Bielorussia dal proprio network internazionale. Una «decisione doverosa ma difficile, che avrà un grande impatto sulle circa 3.000 persone di Deloitte operative in Russia e Bielorussia e che non sono responsabili per le azioni condotte dal loro governo.

 

ORE 15.45 INIZIATO IN BIELORUSSA TERZO ROUND DEI NEGOZIATI. È iniziato in Bielorussia il terzo round dei negoziati tra le delegazioni russa e ucraina. «Russia e Ucraina hanno iniziato il terzo round dei colloqui», ha detto un corrispondente su SolovievLive secondo quanto riporta l'agenzia russa Interfax.

 

ORE 14.50 DIPLOMAZIE AL LAVORO, MA AUMENTA L’OFFENSIVA.  C’è attesa per il terzo round dei negoziati: gli occhi di tutte le diplomazie internazionali sono puntati sulla foresta di Belovezhskaya Pushcha, nella regione di Brest in Bielorussia, dove si attende la ripresa dei colloqui. Ma gli attacchi russi alle città ucraine, dopo una notte di bombardamenti, si intensificano, i carri armati russi sono alle porte di Kiev e la soluzione dei corridoi umanitari, istituiti da Mosca per consentire l’evacuazione dei civili verso la Russia e la Bielorussia, non convincono l’Ucraina che, anzi, la giudica «immorale». In attesa di capire se il terzo round dei colloqui avrà un esito, l’attenzione della comunità internazionale si concentra sul versante diplomatico. Dopo la disponibilità della Cina di farsi parte attiva nella mediazione, l’Unione Europea ha chiesto alla Cina di premere sulla Russia affinché fermi l’aggressione. Anche il premier indiano Narendra Modi ha invitato, in un lungo colloquio telefonico, il presidente russo Vladimir Putin a dialogare con l’Ucraina. E Kiev chiede di tenere a Gerusalemme le trattative per la pace.

 

ORE 14 CARRI ARMATI FRA LE CASE. Secondo un video geolocalizzato della Cnn, i carri armati russi stanno prendendo posizione in un’area densamente popolata appena ad ovest di Kiev. La clip di 17 secondi sarebbe stata filmata da un residente in un condominio nel distretto di Irpin, luogo in cui le forze russe hanno sparato verso la capitale, tra ieri e oggi, uccidendo diversi civili. Il video mostra almeno cinque carri armati russi e i loro equipaggi a pochi metri da alti condomini.

«I barbari del XXI secolo. La Russia ha danneggiato/distrutto 202 scuole, 34 ospedali, oltre 1.500 edifici residenziali. Più di 900 villaggi sono completamente senza luce, acqua e riscaldamento. L’esercito russo non sa come combattere contro altri eserciti. Ma è bravo invece ad uccidere i civili». Lo scrive su Twitter Mykhailo Podoliak, consigliere capo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

 

ORE 13 RINVIO ALLE 15 DEI COLLOQUI. Il terzo round di colloqui tra la delegazione russa e ucraina inizieranno alle 15 ora italiana. Lo riferisce un negoziatore ucraino su Twitter. «Terzo round. Inizio alle 16:00 ora di Kiev. Delegazione invariata», ha scritto Mykhailo Podoliak, membro della delegazione ucraina, pubblicando una foto con un elicottero sullo sfondo.

 

ORE 12.30 MOSCA, LISTA DI "PAESI OSTILI", C’È ANCHE L’ ITALIA. Il governo russo ha approvato oggi una lista di «Paesi ostili», per aver applicato o per essersi uniti a sanzioni contro Mosca nella quale compare anche l’ Italia in quanto Paese europeo. Lo riferisce la Tass. La lista comprende infatti tra gli altri gli Usa, i Paesi Ue, la Gran Bretagna, il Giappone, la Corea del Sud, l’Australia, la Nuova Zelanda, la Svizzera oltre che ovviamente la stessa Ucraina. Secondo il decreto, lo Stato, le imprese e i cittadini russi che abbiano debiti nei confronti di creditori stranieri appartenenti a questa lista potranno pagarli in rubli. 

 

Ore 10.45 PARTITA DELEGAZIONE RUSSA La delegazione russa è partita alla volta della Bielorussia per il terzo round dei colloqui con la controparte ucraina. Lo riporta Interfax. L’incontro è previsto per le 15 ora di Mosca (le 12 in Italia) nella foresta di Belovezhskaya Pushcha, nella regione di Brest in Bielorussia dove si sono svolti anche i primi due negoziati. «I colloqui sono previsti per le 15 ma l’orario potrebbe essere modificato in relazione a possibili problemi logistici della controparte ucraina», ha affermato un analista bielorusso vicino al dossier.

 

Ore 10 KIEV RIFIUTA CORRIDORI UMANITARI VERSO RUSSIA-BIELORUSSIA Kiev rifiuta i corridoi umanitari verso la Bielorussia e la Russia proposti da Mosca. Lo riferisce il governo.  L’Ucraina ha affermato che la proposta della Russia sui corridoi umanitari che portano i rifugiati in Bielorussia o in Russia è «completamente immorale». Lo ha affermato un portavoce del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta la Bbc. «Questa è una storia completamente immorale. La sofferenza delle persone viene utilizzata per creare l’immagine televisiva desiderata», ha aggiunto.

 

Ore 9.30 CORRIDOI UMANITARI VERSO RUSSIA E BIELORUSSIA I corridoi umanitari annunciati dalla Russia per consentire ai cittadini ucraini di evacuare dal Paese sono diretti per lo più verso la Russia e verso la Bielorussia, alleato di Mosca. Lo evidenziano i media internazionali, sulla base dei piani pubblicati da Mosca. Il corridoio dalla capitale Kiev porta verso la Bielorussia, mentre per Kharkiv c’è un solo corridoio verso la Russia. Il corridoio da Mariupol porta alla città russa di Rosto-on-Don, vicino al confine con l’Ucraina, mentre da Sumy ci sono due corridoi, uno verso altre città dell’Ucraina e l’altro verso la Russia.

 

Ore 9 LA RUSSIA ANNUNCIA CESSATE IL FUOCO IN 4 CITTÀ PER CORRIDOI UMANITARI L'esercito russo osserverà un «cessate il fuoco» nelle città ucraine di Kiev, Mariupol, Kharkiv e Sumy dalle 10 ora locale per consentire l'organizzazione di corridoi umanitari necessari per l'evacuazione degli abitanti dalle città sotto attacco russo. Lo riportano diverse fonti di informazione russe, mentre non ci sono ancora conferme da parte ucraina. Kiev ha invece annunciato che l'esercito russo ha «ammassato» truppe e artiglieria vicino Kiev per prendere d'assalto la città.

 

Ore 7 LA RUSSIA STA PREPARANDO L'ASSALTO A KIEV La Russia ha iniziato ad «ammassare» truppe e mezzi militari alle porte di Kiev in preparazione dell’atteso assalto alla capitale ucraina mentre durante la notte si sono intensificati i bombardamenti su quasi tutto il Paese: si prospetta così un’altra giornata di fuoco nella guerra ucraina, che dovrebbe vedere un terzo round di negoziati con Mosca, anche se alla vigilia le speranze di successo erano minime.
La Russia ha iniziato ad «ammassare le proprie risorse per prendere d’assalto Kiev», ha reso noto l’esercito ucraino in un rapporto: nel sobborgo di Irpin, alla periferia occidentale della capitale, le truppe stanno avanzando con carri armati e unità di fanteria motorizzata, oltre a tentare di raggiungere la periferia orientale attraverso i distretti di Brovarsky e Boryspil, affermano i militari. Un assalto a cui potrebbero partecipare anche combattenti reclutati in Siria, scrive il Wall Street Journal citando quattro funzionari americani, in virtù della loro esperienza nella guerriglia urbana. Da parte sua, il consigliere della presidenza ucraina Oleksiy Arestovich, intervistato dall’emittente locale Belsat TV, ha definito «catastrofica» la situazione nei sobborghi di Bucha, Hostomel e Irpin della capitale, sottolineando che il governo sta facendo tutto il possibile per riprendere le evacuazioni.
Mentre il prezzo di un barile di Brent sfiora i 140 dollari (139,13 dollari) e l’oro supera il 2.000 dollari l’oncia per i timori di un’escalation della guerra, le forze russe hanno intensificato i bombardamenti notturni delle città nel centro, nel nord e nel sud del Paese, come ha aggiunto Arestovich. Aumenta intanto il rischio di carenza di cibo, che ha costretto Kiev a sospendere le esportazioni di «carne, segale, avena, grano saraceno, zucchero, miglio e sale». Allo stesso tempo, l’export di grano, mais, pollame, uova e olio sarà consentito solo con il permesso del ministero dell’Economia. La situazione, dunque, sembra peggiorare di ora in ora, anche se il ministero della Difesa britannico riferisce in un rapporto che durante il fine settimana l’avanzata di terra delle forze russe è stata «probabilmente minima» ed è «altamente improbabile che la Russia abbia raggiunto con successo gli obiettivi pianificati fino ad oggi».
Ma l’impegno di Mosca è quasi totale: secondo un alto dirigente del Pentagono, infatti, Mosca ha mobilitato circa il 95% delle sue forze all’interno dell’ Ucraina ed ha lanciato 600 missili dall’inizio dell’invasione. Tuttavia, l’appoggio a Kiev da parte di Usa e Nato è altrettanto massiccio, con oltre 17 mila armi anti tank (compresi i missili Javelin) inviate in meno di una settimana tramite la frontiera con Polonia e Romania, scrive il New York Times.
In un discorso alla nazione, intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky promette di «punire tutti coloro che hanno commesso atrocità in questa guerra sulla nostra terra» e di «non perdonare», nè «dimenticare»: e avverte: «Troveremo ogni bastardo che ha sparato alle nostre città, alla nostra gente, che ha bombardato la nostra terra, che ha lanciato razzi. Non ci sarà posto tranquillo su questa terra per voi. Eccetto la tomba».

 

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