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Guerra in Ucraina

Draghi, Macron e Scholz incontrano Zelensky. Il premier italiano: «L'Italia vuole l'Ucraina nella Ue»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a sinistra saluta Mario Draghi e, a destra, il presidente romeno Klaus Iohannis (EPA/SERGEY DOLZHENKO)
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a sinistra saluta Mario Draghi e, a destra, il presidente romeno Klaus Iohannis (EPA/SERGEY DOLZHENKO)
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a sinistra saluta Mario Draghi e, a destra, il presidente romeno Klaus Iohannis (EPA/SERGEY DOLZHENKO)
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a sinistra saluta Mario Draghi e, a destra, il presidente romeno Klaus Iohannis (EPA/SERGEY DOLZHENKO)

La guerra in Ucraina è arrivata al 113° giorno

Ore 17 DRAGHI: «L'ITALIA VUOLE L'UCRAINA NELLA UE». «Il messaggio più importante della nostra visita è che l’Italia vuole l’Ucraina nell’Ue, vuole che abbia lo status di candidato e sosterrà questa posizione nel prossimo Consiglio europeo. Zelensky sa che è una strada da percorrere, non solo un passo». Lo ha detto il premier Mario Draghi nella conferenza stampa a Kiev con il presidente ucraino e gli altri leader europei. «A Irpin ho sentito orrore e speranza, speranza per la ricostruzione e per il futuro. Noi oggi siamo qui per questo,per aiutare l’Ucraina a ricostruire il suo futuro», ha sottolineato. «Vogliamo la pace ma l’Ucraina deve difendersi ed è l’Ucraina a dover scegliere la pace che vuole, quella che ritiene accettabile per il suo popolo. Solo così può essere una pace duratura», ha aggiunto il premier. «Ci sono due settimane per sminare i porti. Il raccolto arriverà alla fine di settembre e una serie di scadenze sempre più urgenti che ci avvicinano al dramma inesorabilmente. Occorre creare corridoi sicuri con la massima urgenza per il trasporto sicuro per il grano ed evitare una catastrofe». Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa a Kiev con il presidente ucraino e i leader Ue Macron e Scholz. «L’unico modo è una risoluzione dell’Onu che regoli la navigazione nel Mar Nero, la Russi finora lo ha rifiutato», ha aggiunto. «Abbiamo visto le atrocità commesse dalla Russia in questa guerra a Irpin che condanniamo senza esitazioni. Diamo il nostro completo sostegno alle indagini sui crimini di guerra» commessi dai russi, ha detto sempre Draghi. «È una cosa positiva che leader dei paesi della Nato vadano a Kiev per incontrare il presidente Volodymyr Zelensky e per vedere le atrocità causate dalla guerra di Putin: portano solidarietà e un messaggio politico», ha detto da parte sua il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg al termine della ministeriale difesa di Bruxelles parlando della visita di Draghi, Macron, Scholz. «La visita di oggi non solo è simbolica, ma politicamente cruciale in vista di ciò che decideremo la settimana prossima» sulla candidatura dell’Ucraina, ha detto al presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola rispondendo ad una domanda sulla missione a Kiev di Mario Draghi, Emmanuel Macron e Olaf Scholz nel corso di una conferenza stampa da Praga. «Ci sono sempre diversi step» nel percorso di adesione ma «noi deluderemmo davvero non solo gli ucraini ma noi stessi e la nostra Unione se chiudessimo la porta a questo popolo così coraggioso», ha spiegato Metsola, a Praga in visata della presidenza ceca dell’Ue.

Ore 14 DRAGHI «RICOSTRUIREMO TUTTO» «Molto di ciò che mi hanno detto riguarda la ricostruzione. Parole di dolore, di speranza ma anche di ciò che vorranno fare in futuro». Queste le affermazioni del Presidente del Consiglio Draghi a margine della visita a Irpin, insieme al presidente della Repubblica francese Macron, al Cancelliere tedesco Scholz, al Primo ministro della Romania Ciucà e al sindaco di Irpin Oleh Bondar. «Ricostruiremo tutto. Hanno distrutto gli asili, hanno distrutto i giardini di infanzia. Tutto verrà ricostruito. Hanno già iniziato - ha spiegato il Presidente del Consiglio - hanno un sistema digitale per cui ogni luogo che è stato distrutto è ora nel sistema. Sanno esattamente dove sono i siti che devono essere ricostruiti. Ogni famiglia ha una app dove fa la descrizione di quello che è successo, e sono già a uno stato molto avanzato».

Ore 11  SCHOLZ E MACRON SONO ARRIVATI A KIEV Mario Draghi, Olaf Scholz ed Emmanuel Macron sono arrivati a Kiev per la loro prima visita in Ucraina dall’inizio della guerra e in città suonano le sirene antiaereo. Vedono Zelensky per parlare di possibili vie d’uscita dal conflitto e vanno ad Irpin dove Draghi assicura le autorità: «Avete il mondo dalla vostra parte». «Aiuteremo l’ Ucraina per tutto il tempo necessario» dice Scholz. «Siamo venuti per dare a Kiev un messaggio di unità e sostegno, saranno settimane difficili», dichiara Macron. Il Cremlino esclude per ora un vertice con il presidente ucraino.

Ore 7.30 DRAGHI-MACRON-SCHOLZ OGGI A KIEV DA ZELENSKY Draghi, Macron e Scholz arriveranno stamani a Kiev per ribadire il sostegno all’Ucraina contro l’invasione della Russia e tentare di esplorare possibili vie d’uscita dal conflitto. È durato circa un paio d’ore il vertice a bordo del treno ucraino che li sta portando a Kiev.  I tre leader si sono incontrati in un vagone subito dopo la partenza del convoglio ieri sera, in vista dell’incontro di oggi con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Obiettivo della visita è portare «un messaggio di unità e piena coesione dei Paesi Ue» nel condannare la Russia e aiutare l’Ucraina. Kiev dovrà alla fine «negoziare» con Mosca, secondo il presidente francese. Spetta a Zelensky «decidere come deve finire questa guerra», ribatte la Casa Bianca. 

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