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Italia

Tutto l'Alto Adige diventa "zona rossa". E il sindaco di Palermo avverte: «In Sicilia si va verso una strage annunciata»

Tutto l’ Alto Adige diventa zona rossa. «L’andamento epidemiologico con i numeri in costante crescita e il sempre maggior numero di comuni dichiarati zona rossa lo impongono. È inutile ormai applicare due provvedimenti diversi», ha spiegato il governatore Arno Kompatscher, che nelle prossime ore firmerà l’ordinanza. Spostamenti tra i comuni saranno concessi solo per motivi di lavoro, salute, studio e urgenze inderogabili. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 781 nuovi casi su 2998 tamponi e 4 decessi.

 

Da Nord a Sud, con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando che lancia l'allarme: «Se è vero quanto denunciato oggi dai media, circa la mancanza di strumenti fondamentali per la cura dei malati e circa la saturazione dei posti letto, rischiamo che a Palermo e in tutta la Sicilia si vada verso una strage annunciata». Il primo cittadino lo ha scritto in una lettera indirizzata al presidente del consiglio Giuseppe Conte e al presidente della Regione Nello Musumeci. «Se è vero che nei Pronto soccorso manca l’ossigeno e che nei reparti ospedalieri si è cominciato a scegliere ’quali pazienti provare a salvare e quali no, si prefigurano scenari da "medicina di guerra" che, quali che ne siano i risultati e per quanto possa essere mastodontico l’impegno degli operatori medici e sanitari, porterà comunque una lunga lista di lutti e tragedie umane e sociali». «Credo indispensabile che chi ne ha competenza formale - sollecita Orlando -, valuti in tempi strettissimi l’adozione di provvedimenti tali da garantire controlli capillari e stringenti e strumenti per potenziare in tempi rapidissimi il sistema ospedaliero anche con soluzioni di emergenza».

 

Preoccupazione anche in Puglia, dove a lanciare l'allarme è l'Ordine dei medici. «Temo che le misure adottate in Puglia siano insufficienti a scongiurare il collasso del sistema sanitario» afferma il presidente della Fnomceo Filippo Anelli, che è anche presidente dell’Ordine dei medici di Bari. «Il lockdown "soft" della zona arancione - evidenzia - dispiegherà i suoi effetti tra 20 giorni, quando rischia di essere ormai troppo tardi. Anche considerando che il trend di crescita rimanga costante e non abbia un andamento esponenziale, all’Immacolata rischiamo di avere 400 morti e la saturazione dei posti letto Covid che la Puglia ha a disposizione».

 

Risalendo lo Stivale, situazione critica anche in Campania che il governo potrebbe decidere di far diventare regione rossa nelle prossime ore. «Se la situazione è quella, a cui io credo, che viene descritta da medici e infermieri con file davanti agli ospedali ormai al collasso, proclamare la Campania zona rossa è una decisione purtroppo inevitabile, anzi è una decisione tardiva». Lo ha ribadito all'Ansa il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris che ha aggiunto: «Se questo è il dato, se questa è la situazione, mi chiedo come fanno Speranza e De Luca a ritenere che qui non ci sia emergenza sanitaria? Come fanno a ritenere che la situazione sia sotto controllo? A chi dobbiamo credere? Al personale sanitario o ai dati che fornisce la Regione Campania e quindi alle zone gialle che fa il Governo? Poi - ha concluso - se invece è tutto ok lo vadano a raccontare alle persone in attesa fuori agli ospedali, a quelli che stanno morendo, a quelli che non riescono a curarsi».

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