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Veneto

Strade come fiumi di grandine a Verona
Presidente del Veneto firma lo stato di crisi

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Bomba d'acqua a Verona, danni enormi (Foto Marchiori)
Bomba d'acqua a Verona, danni enormi (Foto Marchiori)
Disastro a Verona

Il Presidente del Veneto sta per firmare la dichiarazione dello stato di crisi per il Comune di Verona e altri comuni del Veronese, colpiti oggi dal maltempo che ha causato danni a infrastrutture e opere pubbliche, imprese industriali e agricole e causato danni ai privati.

 

Il maltempo di fine estate si è abbattuto con la violenza di un "tifone" mediterraneo oggi sul Veneto, sconvolgendo con vento e grandine Verona, Vicenza, Padova, e molti altri centri delle tre province. Il cielo nero e carico d’acqua ha scaricato soprattutto grandine, in quantità
impressionante, tanto che molte strade di Verona, specie nelle zone più basse del Lungadige, si sono trasformate in fiumi di ghiaccio, intrappolando macchine e pedoni, sorpresi dalla velocità del nubifragio. 


Oltre 220 le chiamate alle centrali del Vigili del fuoco, 110 solo a Verona, dove sono giunte in soccorso anche colonne mobili dei pompieri da Venezia e Rovigo, insieme al personale dei comandi di Treviso e  Belluno e un rinforzo di personale anche dal distaccamento di Castiglione delle Stiviere. Gran lavoro anche per la polizia municipale, con tutte le squadre richiamate sulnterritorio. Fortunatamente, al momento non si contano feriti. Ma il calcolo dei danni si preannuncia ingente.

 

Oltre a Verona, interessati dal nubifragio anche i comuni veronesi di San Pietro in Cariano, Castelnuovo del Garda, Lazise, Pescantina,
Bussolengo, Sant’Ambrogio di Valpolicella; qui saranno da valutare le conseguenze della grandine sulla produzione vitivinicola. Poi, come seguendo una immaginaria autostrada, il "tifone" si è spostato verso est, investendo con altrettanta violenza Vicenza e Padova. Anche qui vento fortissimo, meno grandine però.

La situazione è in evoluzione e costantemente monitorata dalla Protezione Civile regionale, in stretto collegamento con il sindaco di Verona.

 

Non si esclude che nelle prossime ore, constatati i danni provocato dall’ondata di maltempo, il decreto sullo stato di crisi firmato da Luca Zaia possa essere esteso anche da altri comuni del Veneto.

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