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Nel Veronese

Vento a 100 km/h
Danni ai vigneti
Crollo a S. Zenone

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Danni molto pesanti, ma limitati a circa il 4% della superficie della denominazione.
Danni molto pesanti, ma limitati a circa il 4% della superficie della denominazione.
I danni in città a Verona

Raffiche di vento fino a 100 chilometri orari nella città di Verona. Registrati diversi nubifragi in Veneto, nel pomeriggio di domenica 23 agosto, con massimi di precipitazione intorno ai 20 mm in 5 minuti, 30 mm/10min, 40 mm/15min e 60 mm/30min, valori record per alcune località e tra i più intensi registrati in Veneto negli ultimi 30 anni (dati Arpav).  Grandinate, forti rovesci e forti raffiche di vento. Interessato soprattutto il Veronese, il Vicentino e parte del Padovano. 

 

La conta dei danno a Verona. «La conta dei danni è prematura,
ma ammonta sicuramente a decine di milioni di euro». Così il
governatore del Veneto, Luca Zaia, oggi a Verona, la città più colpita dal nubifragio che ieri si è abbattuto sul Veneto. « Verona è in ginocchio in alcune parti della città» - ha spiegato - ma un’ulteriore ferita aperta è rappresentata dalla Valpolicella, con danni rilevati ai vigneti. Su questo fronte Avepa (Agenzia veneta per i pagamenti, ndr) si sta già muovendo».

Zaia ha riferito di aver parlato direttamente già ieri sera con Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile nazionale.

 

Danni alle colture nel Veronese.  Ingenti, ma limitati: è questo il primo bilancio tracciato da Christian Marchesini, presidente dei viticoltori di Confagricoltura Verona e Veneto e del Consorzio di tutela Valpolicella doc, sulla tempesta che ha colpito il territorio veronese ieri pomeriggio. «Grandine e vento hanno sferzato la fascia che va da San Pietro Incariano a Negarine e Pedemonte, più o meno la zona già
colpita violentemente all’inizio di giugno - sottolinea -.
Stavolta però il raggio si è allargato a Montorio, Ponte Florio e Poiano, nella Bassa Valpantena. Danni molto pesanti, ma limitati a circa il 4% della superficie della denominazione. I pochi che sono stati colpiti, però, rilevano perdite molto importanti e non più recuperabili, visto che mancano pochi giorni alla vendemmia».

 

Dagli associati di Confagricoltura sono arrivate segnalazioni anche dalle zone agricole attorno alla città. Si tratta di danni al patrimonio ambientale, soprattutto alberature e olivi e vigne sulle Torricelle, e alberi da frutto.

 

Chiesa di San Zenone a Verona. Questa mattina i tecnici dei vigili del fuoco hanno effettuato un sopralluogo  presso la Chiesa di San Zenone a Verona per la caduta di un pinnacolo della torre campanaria, avvenuto ieri durante il nubifragio. L’elemento decorativo in pietra precipitando  ha forato la volta della Basilica, sfiorando il parroco che stava celebrando la Messa. Nessuna persona è rimasta ferita. 

I vigili del fuoco hanno temporaneamente applicato dei teli per tamponare in modo provvisorio il buco prodotto sul tetto, nell'attesa delle decisioni per la salvaguardia dell'importante  Chiesa Romanica del XII secolo.

 

Danneggiati i parchi veronesi. La vegetazione di Verona è stata devastata dal nubifragio. Centinaia di alberi sono stati sradicati e spezzati dalla furia del vento, l'area delle basse Torricelle ha persino cambiato aspetto: via Caroto e via dei Colli è una ecatombe di piante abbattute sulla strada. Un miracolo che nessuno sia rimasto ferito.  Gli alberi, i pini che costeggiavano le strade sono stati letteralmente spazzati via, la strada è un ammasso di legnami, foglie, mattoni caduti dalle mura. 

Ma anche i parchi e i giardini cittadini non sono stati risparmiati. Tra questi anche lo storico Giardino Giusti la cui vegetazione centenaria è stata travolta dalla grandine e dal vento

 

La risposta del governo. «Da parte del Governo ci sarà una risposta rapida e adeguata per la città di Verona e per i Comuni colpiti dagli eventi calamitosi di ieri»: lo afferma il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, in seguito all’ondata di maltempo che ieri si è abbattuta sul Veneto. «Sono in continuo contatto con le istituzioni per monitorarem la situazione legata all’ultima ondata di maltempo che si è abbattuta sulla nostra regione - aggiunge - stamattina ho sentito nuovamente il sindaco di Verona Sboarina, il prefetto Cafagna e sono in continuo contatto con il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli. Da parte del Governo, c’è la massima attenzione».

«Valuteremo, assieme al Presidente Conte che ho sentito in queste ore, le misure da intraprendere - annuncia -. Subito dopo aver avuto nelle prossime settimane la relazione della Protezione Civile, in seguito alla dichiarazione di criticità regionale, verrà portato in Consiglio dei Ministri lo stato di emergenza per aiutare il territorio». Secondo D’Incà, infine, «è chiaro che, oltre al sostegno per il territorio, sarà importante lavorare sui problemi idrogeologici di una regione già troppo cementificata, migliorando la gestione delle acque superficiali di città e
comuni. Sono temi su cui il Movimento 5 Stelle si è sempre battuto e che devono rimanere al centro dell’attenzione».

 

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