<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Il dramma nel Veronese

Fuori pericolo la donna accoltellata dal marito: «Ricorda bene quegli istanti»

Ricoverata in terapia intensiva, non è più in pericolo di vita. Ora si dovranno capire le ragioni del gesto del marito fuggito e catturato.
A destra carabinieri nella zona dove l’uomo è stato catturato dopo 32 ore di ricerca e, a sinistra, la palazzina in cui è avvenuta l'aggressione (Pecora)
A destra carabinieri nella zona dove l’uomo è stato catturato dopo 32 ore di ricerca e, a sinistra, la palazzina in cui è avvenuta l'aggressione (Pecora)
A destra carabinieri nella zona dove l’uomo è stato catturato dopo 32 ore di ricerca e, a sinistra, la palazzina in cui è avvenuta l'aggressione (Pecora)
A destra carabinieri nella zona dove l’uomo è stato catturato dopo 32 ore di ricerca e, a sinistra, la palazzina in cui è avvenuta l'aggressione (Pecora)

Mentre ieri l'uomo veniva catturato, la moglie accoltellata si svegliava dal torpore della sedazione farmaceutica. M.M. non è più in pericolo di vita, se la caverà. Era stata ricoverata in gravi condizioni, dopo aver perso molto sangue. Ieri mattina, 31 marzo, si è svegliata, non più sedata, e le sue condizioni erano stabili.

Viene seguita dal professor Leonardo Goattin in terapia intensiva cardiotoracica dell'ospedale di Borgo Trento. «Se le condizioni lo permetteranno, fra due giorni la signora di Palù potrebbe essere trasferita nel reparto di cardiochirurgia», ha scritto in un comunicato ieri la direzione del Polo Confortini. Se così sarà, tra due giorni potrà rivedere la figlia, preoccupata per le condizioni della madre.

Sembra che la donna ricordi bene gli istanti dell'aggressione. Il fendente le è stato sferrato con forza dal marito al torace, vicino al cuore. La rapidità dell’intervento degli operatori del Suem 118 che tra le cinque e le sei di mattina l'hanno soccorsa, sono riusciti certamente a tamponare una situazione drammatica: la donna è stata ricoverata in codice rosso, con alterazione delle funzioni vitali. Il sindaco Farina che conosce bene soprattutto la figlia della coppia rumena (la ragazza ha svolto uno stage in Comune) assicura tutta la sua attenzione e sostegno per riportare una parvenza di normalità in due vite che sono state sconvolte da un lampo di follia.

Caccia all'uomo

Intanto è finita la fuga di Vasile Micu, 50 anni, che giovedì prima dell’alba ha ferito gravemente la moglie con un coltello da cucina colpendola vicino al cuore mentre stava tranquillamente riposando a letto. La svolta è arrivata ieri, 31 marzo, in tarda mattinata, quando è giunta la segnalazione al 112 da parte di un residente di Palù che ha visto l'accoltellatore scappare tra i campi.

Le pattuglie che erano a caccia dell'uomo dall’alba di giovedì si concentrate in via Belledonne, una via che dal centro abitato del paese si allontana verso la campagna. Qui a poco più di 300 metri in linea d'aria dalla propria abitazione di via Fratelli Bettili, si nascondeva Vasile Micu dietro un capannone agricolo. Attorno alle 13 di ieri dunque, dopo 32 ore di fuga, senza scarpe e con addosso solo il pigiama, l'uomo è stato catturato, avvolto in una coperta e caricato sull'auto del carabinieri.

Leggi anche
Accoltella la moglie e fugge: «Sembrava una famiglia esemplare: nulla faceva presagire un dramma del genere»

Sospiro di sollievo in paese

Il paese ha tirato un sospiro di sollievo dopo un giorno e mezzo di tensione. Perché l'uomo, che pare soffrisse di depressione, ha agito contro la moglie M.M. in uno stato di alterazione o di agitazione: ciò dovrà essere accertato dai medici. Potrebbe esserci la depressione all’origine del gesto, perché tra i due coniugi non c'erano stati né litigi recenti, né segnali di insofferenza visibili dall'esterno, dalle colleghe della donna o dai vicini.

Al momento della cattura l'uomo è parso ai carabinieri vigile, ma infreddolito avendo appena trascorso la nottata all'addiaccio, tra campi e fossati, tra umidità e temperatura ancora bassa. Fin da subito i carabinieri, coordinati dal comando provinciale, ritenevano che l'uomo, scalzo e privo di cellulare e di portafogli, non potesse essersi allontanato molto dalla sua casa: è stata l’intuizione giusta. Elicottero giovedì in tarda mattinata, pattuglie e drone anche durante la notte di ieri hanno fatto concentrare le ricerche nei pressi di Palù e lì in effetti era nascosto. Forse aspettava che l'attenzione attorno a lui diminuisse, per poter far ritorno a casa e organizzare una vera fuga, magari verso il suo Paese d’origine, la Romania.

Nessun precedente

Adesso la magistratura dovrà appurare lo stato e le condizioni psicofisiche del cinquantenne, regolarmente impiegato in una vicina acciaieria come operaio, che non aveva mai dato segni di squilibrio fino a giovedì. «Intanto la figlia è stata accolta da una zia che abita qui vicino», ha raccontato ieri il sindaco, Francesco Farina, anche lui profondamente scosso.

Il timore dei carabinieri era che, credendo di aver ucciso la moglie, Micu fosse arrivato a togliersi la vita, oppure potesse aggredire qualche altro compaesano incontrato per caso.

Zeno Martini

Suggerimenti