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Emergenza Coronavirus

Zaia: «Se ci danno i vaccini per l'estate Veneto Covid-free. Con la disponibilità attuale serviranno due anni»

Zaia punto stampa 17 febbraio

 

I CONTAGI. «I positivi nelle ultime 24 ore sono 492, che rapportati ai 39.030 tamponi fatti rappresentano l’incidenza dell’1.26%. L’Italia ha un’incidenza del 4% più o meno. Abbiamo un’incidenza bassissima e rappresenta la condizione sanitaria». «Sono 47 giorni di calo ininterrotto». 

«Abbiamo avuto un’onda d’urto pesante a novembre-dicembre, poi dal primo gennaio abbiamo iniziato a calare. Siamo convinti che non si possa ricondurlo al solo cambio di colore di zona, perché avvenuto il 24 dicembre e calare dopo 6 giorni è impossibile». «Pensiamo che il tema delle varianti abbia avuto un peso - ha proseguito - abbiamo isolato la variante inglese per la prima volta il 24 dicembre. Il Veneto ricordo che ha otto mutazioni, il virus di marzo non c’è più, due sono mutazioni tipicamente venete. Siamo preoccupati perché prendiamo atto che siamo circondati da possibili focolai in aumento. L’Europa ha un contagio importante, parlano ancora di procrastinare il lockdown, ma quando si pronuncia quella parola bisogna avere il supporto di uno studio serio e argomentato, perché poi assistiamo a dibattiti lunari tra scienziati. Inviterei a moderare questi dibattiti in maniera più costruttiva. Chiedo ai cittadini di non abbassare la guardia: ricordo che mascherina, distanziamento e igiene delle mani valgono più di un lockdown».
 

VARIANTI.  C’è anche la variante brasiliana, riscontrata nel padovano, tra quelle sequenziate in Veneto. «Noi andiamo avanti con le sequenziazioni - ha precisato - ma la situazione epidemiologica è in calo da 50 giorni. Sono comunque singoli campioni e non cluster», ha concluso.

VACCINI. «Abbiamo vaccinato 250mila persone, 108mila hanno concluso la seconda dose. Ieri abbiamo vaccinato 6.000 persone ma potremo fare molto di più. Si potrebbe arrivare all'estate covid-free».  «Il professor Draghi è persona intelligente e di buon senso, ma siamo in un Paese dove l’odio sociale imperversa, e se uno fa qualcosa di buono c’è sospetto che abbia qualche altro fine».  Precisando di non aver seguito tutto il discorso, Zaia ha detto che «il buon senso deve imperare. Se uno suona e dice che ci sono vaccini, se si possono considerare come tali a tutti gli effetti, perché non inocularli? Ci chiamano persone piangendo e chiedendo di vaccinarsi, dopo 9.600 morti di Covid in Veneto è fondamentale porsi la questione. Dall’Aifa ad Arcuri, a tutti gli altri soggetti, non abbiamo mai trovato contrari, è un obbligo morale. Nella legalità e nell’estrema sicurezza si deciderà, ma non posso girarmi dall’altra parte».

Sull’acquisto di vaccini «abbiamo la collaborazione dei colleghi di Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige e Marche». «Non è un problema di avere vaccini più buoni - ha precisato Zaia - ma l’unico fattore è il tempo. Se riusciamo a vaccinare tutte le aziende e tutti i cittadini, in 3-4 mesi partiamo prima di chi sta ad attendere i vaccini. Se ci sono questi canali, e se sarà confermato che non è acqua distillata, l’Italia deve assolutamente accelerare, e fare come gli altri Paesi che acquistano sul libero mercato».

Il dottor Flor: «L'adesione media degli ultraottantenni alla vicinazione è tra l'80 e il 90%». «Abbiamo ricevuto una ventina di segnalazioni, a sei abbiamo risposto chiedendo chiarimenti sulle quantità, i costi e i tempi di consegna. A due di questi sei che ci hanno fatto un'offerta dettagliata abbiamo chiesto numero di lotto e scadenza. Informazioni fondamentali per l'autorizzazione ministeriale». «Non abbiamo ancora iniziato a negoziare. La negoziazione inizierà quando avremo un'autorizzazione formale a procedere». «Se avessimo la disponibilità  riusciremo a fare un milione di dosi al mese. Con la disponibilità attuale due anni». 

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