«È il quarto aggiornamento del piano: seguiamo la diagnostica, recuperiamo anche tutte le altre tipologie di vaccinazione che hanno avuto un rallentamento o sono state abbandonate (per quanto riguarda le vaccinazioni obbligatorie dei bambini siamo comunque ad una copertura del 95%). Nel piano vengono inserite le modalità per la riapertura in sicurezza sia dei Centri diurni anziani per non autosufficienti (che riapriranno tutti) sia dei Ceod-disabili». Lo annuncia l’assessore ala sanità del Veneto Manuela Lanzarin parlando del nuovo piano di sanità pubblica.
I DETTAGLI DEL PIANO (SCARICA IL PDF)
Del protocollo, aggiunge Francesca Russo, responsabile della sezione prevenzione e sanità pubblica della Regione, fanno parte «il contact tracing, l’indagine epidemiologica che scatta se c’è un caso di positività». In più, ricorda, «vanno sorvegliati anche i contatti a basso rischio, soprattutto per quanto riguarda le sospette varianti. Numero di tamponi: in condizioni di bassa incidenza il minimo stabilito tra Regioni è di 150 tamponi su 100.000».
La durata della quarantena è di 10 giorni, «come da indicazioni nazionali, anche nei casi di varianti: la differenza è che in caso di variante la chiusura della quarantena potrà avvenire solo con tampone molecolare - conclude - e non con i test antigenici come nelle altre situazioni di positività non da variante».
Leggi ancheZaia: «Non facciamo open day, in Veneto AstraZeneca e J&J solo agli over 60»
Il piano prevede inoltre per gli operatori sanitari non vaccinati i tamponi ogni 7 giorni, per quelli vaccinati ogni 30 giorni. Quanto ai test, sono stati introdotti il test salivare e un quarto tipo di test a metà strada tra il molecolare e l’antigenico. È contemplato, poi, un progetto pilota per l’autocontrollo (test in auto-somministrazione) in determinati contesti lavorativi o sociali. Russo ha parlato della situazione dei sanitari non vaccinati, sottolineando che «si sta continuando il lavoro di accompagnamento. Stiamo notando un certo recupero. I medici in Veneto sono vaccinati oltre la soglia del 90%».
Nuove linee guida delle Uls anche per le visite in ospedale: «ricalcheranno le linee guida in uso nelle Rsa - chiarisce Russo -. Ci sta lavorando l’assessore Lanzarin». Da definire la durata della visita, oggi limitata al massimo a 15 minuti. «Quindici minuti - commenta il Presidente Luca Zaia - non sono una visita, sono una telefonata».