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Veneto

Leonardo Del Vecchio, in cinquemila per l'ultimo saluto al "re degli occhiali"

Uno striscione con la scritta «Grazie presidente» ha accolto le oltre cinquemila persone arrivate al Palaluxottica di Agordo (Belluno) per dare l’ultimo saluto a Leonardo Del Vecchio, il "re degli occhiali", morto a 87 anni, all’Ospedale San Raffaele di Milano, a causa di una polmonite.

Tanti i dipendenti presenti in divisa, la maglietta blu con il logo di Luxottica, come segno di appartenenza a questa realtà che non è solo lavorativa, ma che è stata pensata dal suo patron proprio come una famiglia, nella quale vivere e lavorare serenamente.

Migliaia anche le persone che hanno partecipato alla cerimonia in collegamento dalle varie sedi di Luxottica dove è stata trasmessa in streaming. Presenti, oltre alla famiglia e ai vertici di Essilux, molti esponenti del mondo politico e imprenditoriale. Tra gli altri Francesco Gaetano Caltagirone e il presidente di Generali Andrea Sironi. Tra i rappresentanti del governo il ministro per i rapporti con il Parlamento Domenico d’Incà.

«Un uomo come lui nasce ogni 50 anni - ha dichiarato - Ha salvato Ceramica Dolomite, capendo l’importanza di quelle persone che lavorano. Una lucidità incredibile, un esempio per tutti gli imprenditori. Lascia un esempio elevato ad un Paese che spesso non riesce ad avere rettitudine morale».

Tra gli imprenditori il numero uno di Mediobanca Alberto Nagel e Luciano Benetton, altro big dell’imprenditoria veneta, arrivato con il figlio Alessandro per salutare l’amico. «Per questa zona è stato tutto e anche in futuro continuerà con lui», ha detto. Per l’ex amministratore delegato di Luxottica Andrea Guerra, «oggi è un giorno in cui bisogna dire grazie con la sua semplicità, con la sua serenità e tornare a lavorare tutti. Quando una persona lascia questo tipo di ricordo è palese che ha lasciato qualcosa di straordinario, sono 60 anni di esempio costante e continuo di un’unica grande ossessione: che Luxottica fosse la più bella e più brava azienda del mondo. Non cambierà nulla - ha proseguito Guerra - Luxottica è l’azienda più bella del mondo e ha solo un roseo futuro davanti a sé. Qui c’è il know how mondiale degli occhiali, mandarla via da qui sarebbe una follia».

Nicoletta Zampillo, la moglie, con la voce rotta dall’emozione, ha ricordato come la coppia fosse schiva nel parlare in pubblico: «Leonardo, vostro presidente, amico, padre, vorrebbe che io dicessi che lui sarà sempre qui con voi, che potrà sempre riuscire a darvi dei consigli, tanti ve li ha già dati. Dovete continuare come continuerò io ad essere forti, determinati ad andare avanti». «Questa azienda è la sua creatura - ha aggiunto Nicoletta Zampillo - i dipendenti sono come dei figli per lui, ha lasciato in eredità sicuramente qualcosa di straordinario che sono sicura porterete avanti nel migliore dei modi. Grazie a tutti». Claudio Del Vecchio, uno dei figli, ha confidato: «Le uniche volte in cui mio padre si emozionava era quando parlava dei suoi operai, lì gli scappava qualche lacrima. Lui ha sempre pensato fino all’ultimo ai suoi dipendenti. Era contento perché sapeva che la sua squadra poteva proseguire anche senza di lui. Durante la mia ultima visita in ospedale lui era molto nervoso, mi ha chiesto dove andavo, gli ho detto che andavo ad Agordo a vedere la sua fabbrica e nel sentire questo mi ha detto con un sorriso "Ah la fabbrica, è così bella adesso"».

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