«Il bilancio è drammatico, il governo risponda velocemente». Così il presidente della Regione Veneto Luca Zaia da Arzignano, dove questa mattina ha effettuato un sopralluogo nelle zone più colpite dal violento maltempo di ieri pomeriggio. Presenti, tra gli altri, il presidente della provincia Francesco Rucco, il prefetto Pietro Signoriello, gli assessori regionali Lanzarin e Bottacin. Zaia ha già annunciato che chiederà una estensione dello stato di crisi chiesto per Verona.
«Centinaia di abitazioni e decine di capannoni colpiti, infrastrutture pubbliche danneggiati: ancora una volta siamo in ginocchio - ha detto Zaia -. Ho già parlato con il capo della protezione civile Borrelli, martedì ci sarà un sopralluogo. Estenderò lo stato di crisi chiesto per Verona, poi faremo la conta dei danni e chiederemo i danni». Il governatore ha poi visitato anche Trissino e Montecchia di Crosara, nel Veronese.
«Questa è un’unico sistema di perturbazioni, ce lo dicono le carte meteo, che prima ha colpito Verona e poi ha massacrato il resto del Veneto. Per noi è un unico stato di crisi, un pacchetto il cui conto presenteremo a Roma, chiedendo risposta in tempi celerissimi, vuol dire ore», ha proseguito Zaia durante il sopralluogo nelle zone del vicentino e del veronese flagellate dal maltempo. «Davanti ai danni alle imprese, a quello che è il cuore pulsante italiano messo in ginocchio ci vuole qualcuno che risponda velocemente - ha concluso -. Questo è un territorio che dà 150 miliardi di Pil all’anno, non può sentirsi rispondere con un "sì, ma, però...", sono cose che non vogliamo sentirle».
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