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Maltempo nel Vicentino

Vento a 120 all'ora
Tetti scoperchiati
Strade come fiumi

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I danni del maltempo nel Vicentino
I danni del maltempo nel Vicentino
Maltempo sul Vicentino

È stato un sabato pomeriggio da incubo per la provincia di Vicenza, ancora una volta sferzata dal maltempo. A pagare il danno più alto è la città di Arzignano, dove tempesta e vento con raffiche fino ai 120 chilometri all'ora hanno seminato distruzione e paura: edifici scoperchiati, vetrine in frantumi, detriti ovunque, alberi caduti e strade interrotte. La conta dei danni è in corso, ma si parla di cifre a sette zeri.

 

Interventi dei vigili del fuoco

 

È la fotografia di una devastazione più ampia che partendo dall'Est Veronese ha toccato altre fette di territorio vicentino: dalla Valle dell'Agno all'Alto Vicentino fino al Bassanese dove ci sono stati anche allagamenti ed esondazioni di corsi d'acqua. A partire dalle 15, il centralino dei pompieri è stato bombardato di telefonate: più di duecento le richieste d'intervento a fronte delle oltre 600 a livello regionale. La furia del vento e la tempesta hanno causato pesanti danni nella zona industriale di Trissino sradicando alberi e scoperchiando tetti di capannoni e case, abbattendo lucernari e vetrate, antenne e camini. Allagamenti a Brogliano e Castelgomberto, dove il torrente Onte ha rotto gli argini. Un centinaio i tetti scoperchiati nel Vicentino, dove le squadre dei vigili del fuoco sono state rinforzate con il richiamo di personale libero dal servizio e con l'apporto dei comandi limitrofi che non sono stati interessati dal maltempo. Grandine e burrasca non hanno risparmiato nemmeno l'Altopiano, dove i vigili del fuoco sono interventi per alcuni alberi pericolanti e per danni causati dall'acqua; smottamenti si sono registrati a Lusiana Conco

 

Danni maltempo Trissino

 

Oggi, domenica 30 agosto, il presidente del Veneto Luca Zaia sarà nelle aree più colpite del  Vicentino per incontrare i sindaci e fare una prima sommaria conta dei danni. 

 

Nella serata di oggi il Veneto assisterà ad una progressiva attenuazione dell’instabilità; ma saranno ancora presenti precipitazioni residue su zone montane e pedemontane, e qualche ulteriore rovescio più locale in pianura; dalla tarda mattinata di domani, lunedì 31 agosto. Sono le previsioni meteo diffuse dalla Regione, sulla base delle quali il sistema regionale di Protezione Civile ha emesso un avviso di criticità idraulica e idrogeologica, riferita allo scenario per temporali forti, sino alle ore 14 di domani, lunedì 31 agosto. Il centro funzionale decentrato prevede poi uno stato di preallarme (allerta arancione), da riconfigurare, a livello locale, in fase di allarme a seconda dell’intensità dei fenomeni, per criticità idraulica sulla rete principale del bacino idrografico Adige-Garda e Monti Lessini;, ed uno stato di attenzione (allerta gialla), da riconfigurare, a livello locale, in fase di preallarme, sulla rete principale dei bacini idrografici Piave Pedemontano, Po-Fissero-Tartaro-Canalbianco-Basso Adige, Basso Brenta-Bacchiglione, Basso Piave-Sile-Bacino scolante in laguna.

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