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La conferenza stampa

Zaia: «Se si decide il "liberi tutti" la sanità andrebbe allo schianto. Vaccino unica via di uscita»

Zaia punto stampa 12 gennaio 2021

Anche oggi, martedì 12 gennaio, il governatore Luca Zaia in diretta da Marghera per il consueto punto stampa con gli ultimi aggiornamenti sull'emergenza coronavirus in Veneto. Sul tavolo i numeri del contagio, le nuove misure restrittive, i parametri per classificare le aree a rischio e la campagna di vaccinazione.

 

LA DIRETTA

 

I DATI

Fatti 52.671 tamponi, 2.134 positivi con un'incidenza del 4%. Ricoverati 3.419: 3.028 in area non critica, 391 in terapia intensiva. Oggi 166 morti, ma il ritardo risente del ritardo del caricamento dei dati che solitamente avviene nel fine settimana.

 

TERAPIE INTENSIVE, ABBIAMO SCOLLINATO (IL GRAFICO)

«Lo scollinamento è avvenuto a 401 postazioni occupate il 31 dicembre: oggi abbiamo 97 letti di terapia intensiva liberi. Sono undici giorni che la curva ha questa tendenza: ma attenzione, guai a pensare che sia finita»

 

SE LIBERI TUTTI NESSUNA SANITÀ AL MONDO TIENE

«Al momento in molte Regioni i dati stanno peggiorando, può essere che noi abbiamo passato prima l'onda, come è possibile che anche da noi la situazione torni a peggiorare. La preoccupazione c'è. Se scegliessimo il liberi tutti, se il governo decidesse di non fare attività di prevenzione, oltre un certo limite nessuna sanità al mondo può tenere. È bene spiegare ai cittadini che il problema è evitare che persone inermi e fragili si contagino, l’altra cosa non irrilevante è che non c’è una sanità al mondo che non va allo schianto davanti una situazione incontrollata».

 

CAPISCO LA RABBIA, SERVONO I RISTORI

«Il tema dell’economia è un tema cruciale, abbiamo fatto richiesta al governo di provvedere ad altri ristori, la situazione non è facile e comprendo fino in fondo la preoccupazione, la disperazione e la rabbia di chi vorrebbe aprire la propria attività. Il punto di equilibrio è avere dei ristori veri alla tedesca. Il governo può solo fare una cosa: mandare i ristori. Ci hanno detto che ci sarà un provvedimento, un decreto, affiancato al dpcm per i ristori di questo nuovo periodo»

 

VACCINO UNICA VIA D'USCITA

«L'unica via d'uscita è il vaccino. Siamo davanti a un virus che dipende molto dalla stagionalità, ad aprile dell'anno scorso ne siamo usciti in fretta, ora ci troviamo a fronteggiarlo da ottobre e contiamo moltissimo sulle vaccinazioni».

«Ho sentito Arcuri e ci conferma i vaccini, stanno anche arrivando le prime micro dosi di Moderna, speriamo si risolva il tema AstraZeneca che ci permetterebbe di fare una vaccinazione di massa. Se ci fossero 4 milioni di dosi subito, in 4 mesi potremmo farli tutti. Nella peggiore delle ipotesi, comunque, se le forniture arrivano secondo programma ad aprile tutti gli over 70 saranno vaccinati, per poi chiudere con le ultime categorie a fine settembre». 

 

LA FAMIGLIA DEVASTATA DAL VIRUS

«Mi è arrivato un messaggio: "Guarda cosa fa il virus". E così ho saputo per caso di una famiglia fortemente colpita dal Covid: un 40enne morto, un 50enne intubato e un altro familiare intubato. Questo è un caso eclatante, sono delle cose inspiegabili: ho chiesto subito di recuperare i tamponi di questi tre cittadini per provare a sequenziare il virus in questa famiglia e capire se c'è qualcosa di diverso. Non è normale che in una famiglia accada questo». Zaia ha poi preferito non fornire ulteriori elementi, né la provincia di residenza della famiglia.

 

TAMPONI MEDICI DI BASE E FARMACIE: I NUMERI

Interviene l'assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin: «Il Veneto è ad oggi l'unica regione ad aver ottenuto una risposta così forte dai medici di famiglia: adesione a quasi il 90%. Rispetto ai 250mila circa tamponi consegnati alle Ulss, che tramite i distretti vengono distribuiti ai medici di base, sono stati effettuati 171mila tamponi (66%). Di questi il 14% ha dato esito positivo: sono stati emessi circa 122mila provvedimenti di quarantena o isolamento».

«Per quanto riguarda le farmacie, delle 1.140 presenti in Veneto hanno aderito in circa 200: ad oggi sono stati eseguiti su persone asintomatiche 4.023 tamponi (senza ricetta e a 26 euro), di questi 268 positivi»

 

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